DeletedUser1110
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Il colonnello chiamò le guardie e fece sbattere in cella gli sventurati.
- "Che schifo di posto..."
commentò Davis
- "Sono troppo intento a vedere se mi hanno rotto qualcosa"
disse Gre
- "Certo che questo posto fa veramente schifo, non ci crederai ma ho già visto quattro scorpioni e un mucchio di cimici"
brontolò l'amico
- "Scappiamo!"
esclamò Gre
- "Non so se te ne sei accorto ma siamo in una prigione. La bottiglia in testa deve aver fatto gravi danni"
- "Dico sul serio, scappiamo"
- "Hai un piano?"
- "Devi fingere di stare male, e a quel punto..."
- "Intesi!"
Aspettata la sera con molta pazienza, migliorato il piano e allestita la scenetta con cura, Gre chiamò una guardia per venire a controllare il suo presunto amico malato, la quale anche se lo teneva d'occhio non riuscì ad evitare la sua furia e venne stordita con facilità.
I due stavano per uscire dalla prigione quando video che nel cortile c'erano ancora molti soldati, allora presero due cappelli dell'esercito e se li calarono sul viso, uscirono e con disinvoltura riuscirono ad arrivare alla stalla.
IL destino vuole che, appena dopo che il cancello fu apertò, arrivò il colonnello e chiese dove stavano andando.
Per tutta risposta i due amici spronarono i cavalli a sangue, e approfittando della sorpesa riuscirono a portarsi fuori tiro senza danni.
- "I cavalli rischiano d'infilare una zampa in una buca"
constatò il giovane Davis
- "Zitto e sprona, se ci fermiamo quelli del forte ci danno una tal lezioncina che non ce la dimenticheremo più"
- "Deduco che la nostra carriera militare sia finita qui..."
- "Che t'importa, emigreremo in America, mio fratello si è stabilito in una cittadina da quelle parti...Frisco City mi sembra si chiamasse..."
spiegò Gre.
- "Muy Bien Amigo. Sempre che ci arriviamo in America."
- "Pessimista!"
I due amici cavalcarono ancora qualche miglio, poi, decisi a non chiedere troppo alla fortuna, si fermarono vicino a una grossa roccia, a una ventina di miglia dalle Montagne e a una quarantina dal Rio Bravo.
Durante la notte, buia come la pece, senza luna, mentre Gre faceva la guardia seduto su un sasso, un urlo di coyote squarciò il silenzio, seguito in rapida successione da molti altri.
Istintivamente Gre si rizzò in piedi e si guardò in giro, quando i cavalli nitrirono.
- "Maledetti coyote"
pensò.
- "Ehi Davis, sveglia! Ci sono dei coyote che vogliono fare conoscenza con i nostri cavalli!"
- "Por todos los diablos! Maldiciòn!"
Così entrambi, fucile in mano, si avvicinarono silenziosamente ai cavalli, così videro un indiano, sicuramente uno di quelli fuggiti dalla riserva.
- "Dannazione! Non erano coyote ma segnali!"
esclamò spaventato Gre.
L'indiano, che frattanto li aveva visti, aveva impugnato il tomahawk ed era balzato su Davis, stava per colpirlo in fronte quando Gre gli sparò alla tempia, in tutta risposta si udì un coro di grida selvagge!
- "Togliamoci dal fuoco, presto!"
gridò Davis
Gli indiani si mostrarono pochi secondi dopo che le due ex reclute si erano appostate dentro un fossato naturale a poca distanza.
- "Al diavolo colui che mi ha detto che gli indiani attaccano solo di giorno!"
sbraitò Gre
- "Zitto e spara"
disse Davis, mentre nello stesso tempo una freccia si piantò a pochi metri di distanza da Gre.
- "Non hanno fucili"
disse sempre Davis.
La sparatoria durò una decina di minuti, Davis venne ferito di striscio al braccio sinistro mentre Gre si era salvato la pellaccia per un fortuito caso: le nuvole avevano scoperto per un istante la luna, la quale illuminò un indiano che era giunto molto vicino a loro e stava per lanciare il tomahawk. ma Gre riuscì a freddarlo.
Gli indiani erano cinque e tutti molto aggressivi, se fossero stati un po' più prudenti i due amici sarebbero finiti alla corte di messer Satanasso.
- "Ce la siamo vista davvero brutta..."
disse Davis
- "Già, ma aspetta che ti fascio la ferita."
TO BE CONTINUED
- "Che schifo di posto..."
commentò Davis
- "Sono troppo intento a vedere se mi hanno rotto qualcosa"
disse Gre
- "Certo che questo posto fa veramente schifo, non ci crederai ma ho già visto quattro scorpioni e un mucchio di cimici"
brontolò l'amico
- "Scappiamo!"
esclamò Gre
- "Non so se te ne sei accorto ma siamo in una prigione. La bottiglia in testa deve aver fatto gravi danni"
- "Dico sul serio, scappiamo"
- "Hai un piano?"
- "Devi fingere di stare male, e a quel punto..."
- "Intesi!"
Aspettata la sera con molta pazienza, migliorato il piano e allestita la scenetta con cura, Gre chiamò una guardia per venire a controllare il suo presunto amico malato, la quale anche se lo teneva d'occhio non riuscì ad evitare la sua furia e venne stordita con facilità.
I due stavano per uscire dalla prigione quando video che nel cortile c'erano ancora molti soldati, allora presero due cappelli dell'esercito e se li calarono sul viso, uscirono e con disinvoltura riuscirono ad arrivare alla stalla.
IL destino vuole che, appena dopo che il cancello fu apertò, arrivò il colonnello e chiese dove stavano andando.
Per tutta risposta i due amici spronarono i cavalli a sangue, e approfittando della sorpesa riuscirono a portarsi fuori tiro senza danni.
- "I cavalli rischiano d'infilare una zampa in una buca"
constatò il giovane Davis
- "Zitto e sprona, se ci fermiamo quelli del forte ci danno una tal lezioncina che non ce la dimenticheremo più"
- "Deduco che la nostra carriera militare sia finita qui..."
- "Che t'importa, emigreremo in America, mio fratello si è stabilito in una cittadina da quelle parti...Frisco City mi sembra si chiamasse..."
spiegò Gre.
- "Muy Bien Amigo. Sempre che ci arriviamo in America."
- "Pessimista!"
I due amici cavalcarono ancora qualche miglio, poi, decisi a non chiedere troppo alla fortuna, si fermarono vicino a una grossa roccia, a una ventina di miglia dalle Montagne e a una quarantina dal Rio Bravo.
Durante la notte, buia come la pece, senza luna, mentre Gre faceva la guardia seduto su un sasso, un urlo di coyote squarciò il silenzio, seguito in rapida successione da molti altri.
Istintivamente Gre si rizzò in piedi e si guardò in giro, quando i cavalli nitrirono.
- "Maledetti coyote"
pensò.
- "Ehi Davis, sveglia! Ci sono dei coyote che vogliono fare conoscenza con i nostri cavalli!"
- "Por todos los diablos! Maldiciòn!"
Così entrambi, fucile in mano, si avvicinarono silenziosamente ai cavalli, così videro un indiano, sicuramente uno di quelli fuggiti dalla riserva.
- "Dannazione! Non erano coyote ma segnali!"
esclamò spaventato Gre.
L'indiano, che frattanto li aveva visti, aveva impugnato il tomahawk ed era balzato su Davis, stava per colpirlo in fronte quando Gre gli sparò alla tempia, in tutta risposta si udì un coro di grida selvagge!
- "Togliamoci dal fuoco, presto!"
gridò Davis
Gli indiani si mostrarono pochi secondi dopo che le due ex reclute si erano appostate dentro un fossato naturale a poca distanza.
- "Al diavolo colui che mi ha detto che gli indiani attaccano solo di giorno!"
sbraitò Gre
- "Zitto e spara"
disse Davis, mentre nello stesso tempo una freccia si piantò a pochi metri di distanza da Gre.
- "Non hanno fucili"
disse sempre Davis.
La sparatoria durò una decina di minuti, Davis venne ferito di striscio al braccio sinistro mentre Gre si era salvato la pellaccia per un fortuito caso: le nuvole avevano scoperto per un istante la luna, la quale illuminò un indiano che era giunto molto vicino a loro e stava per lanciare il tomahawk. ma Gre riuscì a freddarlo.
Gli indiani erano cinque e tutti molto aggressivi, se fossero stati un po' più prudenti i due amici sarebbero finiti alla corte di messer Satanasso.
- "Ce la siamo vista davvero brutta..."
disse Davis
- "Già, ma aspetta che ti fascio la ferita."
TO BE CONTINUED
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