La Guerra Dei Sioux
Quel pomeriggio non avevo niente da fare, avevo lavorato tutta la mattina ed ero a pezzi, quindi avevo deciso di andare a bere una birra al mio saloon preferito...
A quanto sembrava non ero stato l'unico ad avere quell'idea, e dentro il locale c'era un trambusto inaudito: sedie che venivano trascinate senza ritegnio quà e là , bicchieri che cadevano a terra infrangendosi, un continuo vociare di persone che forse avevano alzato un pò troppo il gomito ; per quanto fosse il clima che di solito preferivo, quel giorno non riuscivo a sopportarlo, quindi ordinai una birra e mi sedetti di fuori , all'ombra, che alleviava il calore di quella giornata torrida; senza niente da fare , mi misi ad osservare le persone che passavano per quella via: carrozze,che trainate da un esausto cavallo passavano lentamente alzando un sottile velo di polvere, bambini che gironzolavano annoiati, un cane, un vecchio bastardino adorato da tutti gli abitanti di TILBURG, che annusava l'aria , in cerca di qualche odore sfizioso, ma tra tutti la mia attenzione fu attirata da un tizio, che non avevo mai visto prima, si muoveva lentamente , con una mano appoggiata sulla giacca, rigonfia di qualcosa che non riuscìì a decifrare, la cosa che più mi aveva fatto incuriosire, era il fatto che indossava una pesante giacca da viaggio, nonostante il caldo torrido, poi osservandolo ancora notai che aveva un fare molto circospetto, si guardava intorno continuamente, e tentava di nascondere qualcosa dentro la giacca, continuai a fissarlo finchè non sparì dietro una angolo......
"Oggi sono impazziti tutti" pensai, senza dare molto peso a ciò che avevo visto, continuai a godermi la mia birra, e proprio nel momento in cui ero completamente rilassato uno sgabello infranse il vetro del saloon provocando un rumore immenso , e la reazione violenta del barista , che aveva preso da sotto al bancone il suo fucile a canne mozze, e lo aveva puntato alla gola del genio che aveva deciso di finire male la giornata danneggiando il suo locale.
Fortunatamente per lui il prode GERARDUS era nelle vicinanze ed intervenne prontamente afferrandolo e scaravetandolo suori dal locale, non senza prima averlo ripulito di tutti i soldi.
La sera era finalmente arrivata, e potevo finalmente andare a riposarmi, entyrai nella mia catapecchia (erano mesi che MERREL mi prometteva di ripararla) e mi coricai sul letto, cadendo quasi subito in un profondissimo sonno...
-Ragazzo RAGAZZO !!- sentivo qualcuno chiamarmi, ma non capivo da dove provenisse la voce, ero in una radura, la terra era rossiccia e sembrava illuminare il paesaggio, il cielo (nonostnte la luna fosse piena solo per un quarto) era illuminato e gremito di stelle, ma nonostante potessi vedere bene tutto ciò che era intorno a me non riuscivo a vedere l'uomo che mi chiamava, improvvisamente il richiamo cessò, e vidi a sud-est una enorme schiera di uomini, di pellerossa, erano i clan denominati per sfregio "meno che vipere"... erano i sioux ! vidi che erano armati, e che si dirigevano verso di me... o almneo nella mia direzione, mi voltai e vidi un'altro gigantesco schieramento, erano centinaia di persone , di cittadini
..... continue