Una nuova vita!!!

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Provo a scrivere una storia anche io speriamo mi venga bene!!!:D

PRIMA PARTE

La vita da allevatore e contadino non era molto facile,così la mia ed altre famiglie povere eravamo costrette a spostarci in cerca di terre migliori lontane da allevatori prepotenti e indiani.
Era l'anno 1843 e io la mia famiglia con altre due eravamo costretti a spostarci di nuovo io avevo solo 7 anni, mio padre era malato e non riusciva a camminare,mentre mia madre morì prima che io nascessi (così diceva mio padre).
Dopo mezza settimana di cammino andando verso nord ci trovavamo al confine tra l'Arizona e lo Utah forse significava la fine dei guai o forse no,la nostra tappa comunque era il Montana.Durante il viaggio mi annoiavo molto poichè le soste erano poche,passavo il viaggio a guardare gli animali e purtroppo della mia età fra le famiglie non c'era nessuno o neonati o ragazzi aiutavano gli adulti a lavorare.
 

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Seconda parte

Tra il Wyoming e l' Idaho incontrammo un'altra carovana diretta anche loro in Montana,venivano dall'Arkansas loro erano partiti da un mese ed erano molto stanchi li incontrai Anne aveva 9 anni,lei come passatempo cuciva e leggeva dei libri.Da quel giorno il viaggio sembrava più divertente,io avevo imparato a leggere e a cucire mentre lei a riconoscere gli animali e le loro orme.Mancavano ormai poche settimane, e fra di noi scherzavamo e la fatica si sentiva di meno.Un giorno appena svegliato vidi delle facce preoccupate che osservavano le montagne da dove partivano lunghe colonne di fumo,indiani.

Vi è piaciuta?

CONTINUA...
 

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Terza parte

Quella notte mi allontanai dalle carovane per andare al bagno,e senza svegliare nessuno allontanai dalle carovane e andai all'inizio del bosco.
Nella mia testa ripensavo a quei segnali,io avevo sempre avuto ammirazione per gli indiani ma quella volta avevo paura.:eek:
Mentre cominciai a tornare all'accampamento sentii un urlo di guerra indiano che veniva da non molto lontano,subito dopo nel cielo volavano delle frecce incendiarie verso le carovane,il loro obiettivo non era derubarci ma prendere i nostri scalpi.

CONTINUA...
 

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Quarta parte

Nascosto dietro un albero vidi i miei amici e parenti che venivano uccisi e scalpati in quel momento avevo paura e non riuscivo a muovere le gambe,una scena difficile da dimenticare!!!Appena andati via gli indiani dopo aver bruciato tutto corsi da mio padre o da quello che ne rimaneva,provando a vedere se era ancora vivo ma ormai non c' era più niente da fare.Impaurito cominciai a chiamare la signora Smith che da sempre mi aveva fatto da madre,la trovai con una freccia in petto e un tomahawk nella schiena!!!
Ma la cosa che mi fece più impressione era stato vedere Anne divorata dalle formiche rosse e senza la sua bella capigliatura dorata.Passai la notte in quel cimitero,ma non riuscii a dormire ripensando a tutto quello che era successo.
La mattina dopo diedi una degna sepoltura a gran parte del gruppo,fare il becchino non era il mio forte ma non potevo lasciare le persone che mi hanno aiutato a crescere agli avvoltoi che cominciavano ad abbassarsi.Purtroppo non trovai molto cibo,solo qualche galletta;mentre mangiavo sentii un rumore dietro le mie spalle,presi un bastone in mano per difendermi ma appena entrai nel bosco con tutto il mio coraggio e rabbia,sentii una forte botta sulla testa e poi buio completo CONTINUA...
 
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La storia è bella molto complimenti ma non sarebbe meglio raccontarla in terza persona?
 

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Quinta parte

Mi risvegliai dentro una tenda indiana con un forte mal di testa, piano piano mi alzai e guardai fuori e capii che mi trovavo in un villaggio indiano. C'era un sacco di gente,chi lavorava,chi parlava...
Rimasi a guardare almeno per cinque minuti, fino a che non vidi un indiano avvicinarsi; da com'era vestito doveva essere il capo tribù. Presi subito un tomawhk che si trovava appeso alla tenda e mi appostai al lato dell'entrata,aspettai il suo arrivo e appena entrò gli diedi il tomahwk in testa ma non così forte da farlo svenire. Il capo lancio un urlo e dopo mezzo minuto tutto il villaggio si trovava intorno alla tenda,levandomi ogni speranza per scappare. Quando la situazione si calmò il capo disse delle parole nella loro lingua che non conoscevo,mi porto in giro per il villaggio indicando delle cose e parlandomi li vidi appesa a una lancia una bella capigliatura dorata sapevo a chi apparteneva;poi mi riportò in un'altra tenda dove c'era una vecchia squaw che tesseva. Poco dopo con dei gesti dissi alla squaw che doveva andare a bere, era una scusa per provare a scappare anche se sapevo che era impossibile, allora mi diede un vaso con dentro dell'acqua; feci finta che mi scivolò dalle mani e la feci rompere per terra. La squaw cominciò a sbraitare,io ne approfittai per uscire,senza farmi vedere arrivai vicino ai mustangs dei guerrieri che erano tornati da poco e sopra c'erano ancora i panni dove uno si siede e le briglie ma soprattutto un winchester. Silenziosamente slegai il cavallo ma il problema era come salire,ero troppo basso e non c'erano nemmeno le staffe. Purtroppo un indiano mi vide e vedendomi scappare sparò in aria spaventando il cavallo,poi giovani guerrieri mi presero e mi portarono dal capo che disse delle parole al vento visto che non le capivo. Ma perché mi volevano vivo per crescermi o per torturarmi attaccato ad un palo?
CONTINUA…
Bella?
 

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vaivai ancora..
cmq è proprio 1 noob nn riesce ad uccidere il capo con il tohmawk ke pippa...
 

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Sesta parte

Passai la notte nella tenda della vecchia sqaw, non riuscivo a dormire perchè la vecchia russava e parlava nel sonno, ma sopratutto non riuscivo a levarmi dalla testa quelle immagini della scorsa notte. In quel momento sarebbe stato un ottimo momento per scappare ma sentivo le gambe come se fossero gelatina, poi mi addormentai, ero stanchissimo. La mattina dopo mi ritrovai in un travois con degli stracci addosso,il sole era appena sorto,faceva freddo; un indiano mi vide sveglio e mi fece scendere dal travois e mi fece continuare a piedi. Mi guardai intorno e vidi un sacco di gente con pelliccie e teli che camminavano, in quel momento mi chiedevo quale fosse il motivo dell'improvvisa partenza; forse le terre non erano più buone, il governo gli aveva assegnato nuove terre...chissà. Dopo due ore di cammino ci fermammo a far riposare i cavalli e soprattutto le nostre gambe, avevo soprattutto fame, mi avvicinai ad un cavallo e rovistai nella bisaccia trovando solo coperte, strani arnesi e ciotole.Tirava un forte vento, era ora di ripartire ma inevitabilmente vidi una striscia grigia nel cielo che si avvicinava minacciosamente. Cominciai a chiedere cosa fosse, non avevo mai visto una cosa del genere, continuai a chiedere sapendo comunque che nessuno mi avrebbe capito. Ma quando ormai con le lacrime agli occhi ottenni una risposta nella mia lingua, un meticcio.
CONTINUA...
 
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