Yokoy.

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Arrivava li, nel Lontano West, i lineamenti orientali, cappello nero alla testa, mantello e cavallo sellato, la sua pistola al cinturone, il sorriso sornione, lo sguardo che scrutava intorno, meravigliato quasi.
-Ehi ragazzo, spero che tu non abbia intenzione di fare danni qui-
Si voltò, un uomo, un cinquantenne con tanto di baffetti e stellina attaccata al petto, gli sorrideva, affidabile, scese dal cavallo, ponendosi di fronte a lui
-Lo sceriffo? Nessun danno- nel frattempo sorrideva, ridacchiando subito dopo
-avanti, entra, ti offro un buon bicchierino di wiskey-
Si sedetero e davanti un sorso di wiskey e una pipa si scambiarono le presentazioni
-sceriffo Jonh Fitzburn, di dove sei ragazzo? E come ti chiami?-
-Yokoy Kanawi, vengo da Kyoto, sono qui solo per cercare fortuna-
si alzarono entrambi, e Yokoy partì di nuovo, quando tutto sembrava calmo e tranquillo fuori di li, una pistola puntata addosso, poche parole minacciose
-Non ci piacciono i musi gialli- Un colpo di pistola e un giapponese accasciato al suolo, spogliato dei suoi avere, nudo. Si risvegliò in un letto, il volto dello sceriffo sorridente sopra di lui.
-Dove sono?-
Chiese, e il cinquantenne rispose
-Sei in salvo, hai dormito per due giorni, ma i nostri medici sono proverbiali, ti hanno estratto il proiettile, per fortuna non aveva colpito nessun'organo vitale-
e mi sorrideva rassicurato.
-ti assicuro che li pigliamo quei bastardi, per ora ti ho trovato questi-
e gli porse degli stracci, indumenti di certo poco utili se non a coprire le grazie
-Appena li pigliamo riavrai quello che hai perso, ora aspetta, aspetta e cerca di farti un nome ragazzo, forse potranno inginocchiarsi da te-
Ed è così che comincia la storia di Yokoy, senza niente, con nulla di importante se non dei vestiti e uno sceriffo amichevole.

\\ lasciate commenti se volete ^^
 

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bella questa storia...mi auguro che abbia un seguito....
 

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Grazie a tutti dei commenti^^
 
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John il falso

Passarono due giorni, il tempo di rimettersi completamente ed ecco che l'orientale tornava in forze, si ricordava bene dove era il saloon, e ancora una volta andò li, alla ricerca di qualche traccia, non potevano certo rimanere impuniti quei tizi... Così ecco che di nuovo re-incontro lo sceriffo:
-Ehi giovanotto, come va con la pancia?- indicando il punto dove il proiettile aveva colpito il giovane
-Molto meglio grazie, non lo sento quasi più-
-Ne sono lieto, ehi Henry, hai qualcosa per il giovanotto?-
si volto verso il barista, e dopo di lui lo guardò anche l'orientale, lui sorrise e gli fece cenno di avvicinarsi, l'oste di quella città, conosciuto da tutti, amato dalla gente, si presentò come Henry Walker e poi si chinò al bancone, parlando piano, in modo che solo Yokoy potesse sentirlo
-Vedi il tizio al tavolo da poker? Quello è John il Falso ed è un baro. L'ho appena visto togliersi un asso dalla manica. Nel mio saloon non voglio bari. Potresti buttarlo fuori? Non devi avere paura, è un pessimo lottatore, cerca sempre di colpire alla testa e si rannicchia ogni volta che viene colpito. Non è la prima volta che lo butto fuori.-
-Farò in modo che non entri più-
Si avvicinò quindi al baro, e indicandolo ancora da lontano gli gridava -Ehy, Tu!- quindi poi lo prese per il colletto della camicia, sollevandolo dalla sedia e da due centimetri da terra.
-che diavolo hai amico?- Gliese il baro, gridando, mentre si dimenava, colpendo l'orientale alle spalle, riuscendo a liberarsi poco dopo
-Non vogliamo bari in questo locale, è meglio per te se esci-
E di tutta risposta John prese un bicchiere e lo tirò contro Yokoy, prendendolo ancora una volta nella spalla. Yokoy cominciò a correre e quindi si slancio verso di lui, placcandolo e gettandolo a terra. Sedendosi poco dopo sopra di lui
-Te l'avevo detto di uscire, ora ti butto fuori io- così vari colpi al volto, un pugno dopo l'altro, facendo uscire sangue dal naso al baro. Ma proprio quanto la vittoria era in mano del giovane l'arrivo inaspettato dello sceriffo lo fermo
-Buono ragazzo, dovevi solo buttarlo fuori, non voglio morti nella mia città-
Il giovane sputò a terra, bloccato come era dallo sceriffo poteva fare poco. Il baro rantolante, sanguinante e dolorante. C'era una sola cosa da fare quindi, lo prese ancora una volta per la cintola, di peso, ed ecco che gettò il baro fuori dal saloon, sotto le risate e le battute dei presenti.
-Abbiamo scoperto qualcosa riguardo a quei banditi- Diceva lo sceriffo...
 

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bellissima storia solo ke è praticamente identica alle missioni tranne x qualke episodio xò hai molta fantasia
 

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è esattamente identica alle missioni volontariamente, sto semplicemente enfatizando le missioni ^^
 

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Bene! Un altro "writer"! Continua Yokoy... un po' di sana e pulita fantasia! :D
 

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Il criminale basso

Quel saloon stava diventando il posto più visitato dall'orientale, ormai dopo quei colpi assestati al baro la gente lo guardava con rispetto, altri si congratulavano ancora dopo due giorni, chi addirittura gli offriva da bere, sopratutto chi giocava contro quel baro. Un giorno John, lo sceriffo, attirò l'attenzione verso di se e sorridendogli gli disse.

-Non erano male i pugni che hai assestato a quel baro. Hai del potenziale per diventare un buon picchiatore da rissa. Potrei avere bisogno del tuo aiuto. Due poco di buono stanno veramente esagerando. Rapiscono i contadini e assaltano i viaggiatori. Sospettiamo pure che siano due di quei banditi dell'altra volta, purtroppo il volto era coperto, quindi non possiamo esserne sicuri, ma penso che potrai estorglierci qualche informazione.-

Non se lo fece dire due volte, la ricerca era la parte che lo divertiva maggiormente, sparse volantini per la città, la scritta Wanted sotto quel volto ormai era raffigurata ovunque, lo sceriffo prometteva pagamenti anche a chi solo gli portasse qualche informazione, lui incentivava la gente a cercarli. Un giorno venne a parlare da lui un indiano, non uno di quelli ostili, un tizio che stava sempre al saloon, a bere insieme all'oste

-Sono Waupee, senti ragazzo, ho visto che hai fatto l'altra volta, e ho visto anche quei volantini, Damian Walker, il piccolo criminale, sta nella baracca poco lontano dal saloon, non chiedermi come ho fatto ad avere queste informazioni, basta semplicemente guardarsi attentamente intorno ragazzo, fossi in te non lo farei aspettare, potrebbe andarsene da un momento all'altro-

Anche questa volta non se lo fece ripetere, e corse verso quella baracca, abbandonata, un colpo veloce alla porta, un pedata per sfondarla e subito dentro quella baracca, lo sguardo veloce intorno, buio e silenzio, una stanza subito a destra, poi una ripida rampa di scale accanto a lui una giara... non sapeva se l'avversario era disarmato ma trovava utile una giara, utilissima come arma contiundente, la ruppe contro il muro, per provocare anche danni da taglio. Andò nella stanza alla sua destra la girò in lungo in largo, aprì gli armadi, controllo sotto i letti, giusto per evitare inutili sorprese, ma non vi era nessuno. Poi decise di salire quelle scale, ma proprio mentre stava salendo, a metà scala, se lo vide davanti, quel piccolo criminale, basso ma con una buona muscolatura, si gettava contro di lui e rotolarono entrambi giù per le scale, ritrovandosi a terra, il piccolo criminale disaramato, ma in posizione di vantaggio, sopra Yokoy. La risposta di Yokoy fu rapida, intuitiva, un colpo dritto alla testa della canaglia con la sua gara, riusci in questo modo a sfuggire alla presa del nano ma ancora non era abbastanza per metterlo fuori combattimento, vide che correva contro di lui, ma questa volta non si fece trovare impreparato e impugnata la sua arma improvvisata con entrambe le mani, diede un bel colpo nella guancia del rapinatore, che cadde a terra, poi posata la giara si mise sopra di lui, un pugno in faccia e parole veloci che uscivano dalla sua bocca, gridando

-Ti ricordi il mio volto? Tu eri uno di Loro?-
-Si, ero fra loro, e non me ne pento-
-Chi vi ha mandato, perchè l'avete fatto, chi siete?-
-Non te lo dirò mai cinese del c****o-

e velocemente parti uno sputo dalla bocca del basso criminale, che prese l'asiatico dritto nel volto, la testa del giapponese si gettò contro il bastardo e presolo in volto lo fece svenire. Lo legò ad una sedia e aspettò la sua ripresa, nel frattempo prese un pezzo di quella giara rotta, tagliente, poi attese e appena si riprese subito gli diede il buongiorno con uno sputo.

-Chi siete?-
-Non te lo dirò-

Allora, non si fece scrupoli a tagliarlo nel volto, desisteva, ma tagli, pugni, colpi nelle parti basse, sangue che volava intorno a lui e alla fine si decise a parlare.

-Sicuro di non voler parlare?-

Puntava il pezzo di giara tagliente alla gola del criminale, non si sarebbe fatto scrupoli a ucciderlo

-ok, siamo stati assoldati da un tizio, non l'abbiamo mai visto in volto e non sappiamo il suo vero nome, dovrei parlare con Jack, l'altro che state cercando, lui forse sa qualcosa di più... lo incontravamo nella zona dell'ospedale, non sappiamo perchè, ma doveva avere molti soldi a disposizione visto che ci ha offerto quasi 2 milioni di dollari-

Sputò a terra e lo uccise, allo sceriffo avrebbe raccontato che non c'era stata altra possibilità.
 
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insomma un killer di lv basso che sta per porre fine alla cariera?:D
 

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certo che sto tizio poteva evitare di fare iruzione cosi:mad:
doveva spaccare la finestra per entrare:D
 

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io avrei bruciato direttamente la baracca manco per sporcarmi le mani...che me frega delle informazioni XD
 

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in effetti c'è una taglia cosa devi raccontare allo sceriffo che è un incidente?
giusto che c'eri usavi il tavolo di tortura no?
 

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oppure chiedevi se gentilmente ti dava le informazioni poi facevi irruzzione

citami nelle prossime storie
 

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io sono il capo di quei banditi mi raccomando xD

sono pure la classe bandito Xd
 
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