thewilldany

DeletedUser12552

Guest
ecco una storiella proprosta in vari mondi da me, prego commentate, avrà un seguito (se vi interessa ho 13 anni)




PRIMO CAPITOLO


Ero stanco, non avevo proprio voglia di affrontare gli ostacoli di un giorno qualsiasi; ma c'era qualcosa in me che mi spingeva a scendere, a fare la colazione, e ad affrontare le varie monotonie conseguenti...
Ero davanti alla scuola, distante da tutti, avvolto nei miei pensieri, mi tormentano, mi perseguitano, speravo solo che la campanella suonasse presto, volevo distrarmi, volevo entrare in classe, sedermi nel mio posto sin dalla prima, anti-sgamo, così per passare altre sei ore a guardare fuori, e ad essere umiliato con gli sguardi.
Quel giorno però sentivo che qualcosa cambiava, sentivo che non mi avrebbero picchiato fuori da scuola come consuetudine. Ci tengo a precisare, che non vengo ogni volta “molestato” per capricci o per il solo fatto che SONO s****to; no, sotto c'è un motivo ben più grave, che scoprirete più avanti...
al primo intervallo sto sempre in classe, da solo o con tommy, con cui parlo del più o del meno, è il mio migliore amico, forse migliore lo dovrei sostituire con unico, ma vero, è un ragazzo molto disponibile, anche “fico” in effetti non capisco perchè si abbassa hai miei livelli.
In questi periodi a scuola succedono veramente eventi strani, di solito, in presidenza c'è la sala d'attesa, con una fila esagerata, alunni indisciplinati, o forse solo stufi della monotonia e intenti a romperla con azioni scorrette.
Suonata, la campanella dell'ultima ora, l'ora di francese, dove anch'io mi lascio andare, nessuno ascolta, neanche il secchione più s****to. ormai sappiamo che per aver sei in francese basta alzare la mano una volta a trimestre.
Questa ora passa velocemente! Io ho l'orologio sincronizzato con la campanella quindi, posso prepararmi a scappare in anticipo.
Prendo lo zaino, il giubbotto e il cappello, corro fuori addentrandomi fra gli isolati cercando disperatamente con lo sguardo il mio. Do una affrettata occhiata alle mie spalle, non vedo niente, assolutamente niente, c'è qualcosa di strano, mi fermo recupero fiato, guardo l'orologio, le 14.05, tutto normalissimo, contento di aver scampato ancora una volta i tre bulletti, camminai verso casa, e mi sdraiai sul divano.
-Grazie Dany, puoi andare!
-è stato un piacere aiutarvi commissari
-Si ma ancora abbiamo molti lati oscuri da illuminare, la chiameremo certamente una seconda volta!
Cavolo, devo scappare, allontanarmi da questa città, ho paura, molta paura, so che non l'ho ucciso io, ma qualcosa mi spinge a pensare che sono complice. Quel povero corpo, si lo so, alcuni indizi mi possono ostacolare, ma non sarei in grado di creargli queste ferite, anche se mi ha tormentato per quattro anni.
Questa città è troppo inquietante, già sette persone scomparse, nel tempo di poche settimane. Ho deciso! Vado dai miei nonni in Texas! Tanto qui nessuno si accorgerebbe se sparissi anch'io.
Non ho una famiglia... ok, si ma è adottiva, non ci si vuole bene, e la cosa è reciproca, sono sicuro che si sono pentiti a firmare quello stupido foglio, a quei tempi sognavo una villa col servizio in camera; fatto sta che non credo nel destino, ma nella fortuna, un motivo ci sarà se sono stato indirizzato in una famiglia del genere.
Preparai uno zainetto la sera stessa, avevo intenzione di scappare a notte fonda, di correre senza una meta, se non avessi trovato quella stupida pietra avrei avuto una vita normale. La tirai fuori mentre correvo a più non posso, la esaminai. Era calda! Molto calda! Troppo calda! La riposi con cautela nel suo cofanetto e aspettai il pullman nel centro della città; a quella età non sapevo che di notte il servizio era sospeso, aspettavo sulla panchina, ed ero preoccupato, in un certo senso per la pazzia compiuta pochi minuti prima. Mi appesantii improvvisamente, caddi, ero certo di essere stato colpito da qualcosa di appuntito, sul braccio.
 

DeletedUser10592

Guest
Onestamente non ho capito nulla :unsure:

ps. Rileggi un po, la punteggiatura in certi casi non è corretta, mentre in altre frasi ci son più virgole che parole. C'è anche una "h" assassina nella frase "non capisco perchè si abbassa hai miei livelli". :)
 
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