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DeletedUser1546

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Capitolo 1°

Cercavamo vita. Trovammo morte.

Io, Jack e Aquila Cercammo riposo in una foresta, vicino ad un forte oramai abbandonato da anni.
"Fratello, ormai ci siamo. Quello è il forte! speriamo ci sia ancora dell'acqua e del cibo!"
"Soprattutto munizioni, ceffo!" Ribattei.
Le porte del vecchio edificio emisero un cigolio sinistro.
"Oh, Cristo. Sembra un luogo infestato di spiriti."
Aquila Nera parlava solo di spiriti, le sue credenze erano esagerate.
"E tappati quella maledettissima bocca Aquila. Ci manca solo che qui ci sia qualcuno."
Disse mio fratello mentre apriva una porta del lungo corridoio interno semi-bunkerato.
Dalla porta uscirono rotolando 2 corpi di soldati.
"Idi*ta, dovevi stare zitto. Se inizi a parlare anche di cibo andato a male ti riempio di buchi!"
"Tranquillo Thomas, qui non troveremo assolutamente nulla. è stato dato alle fiamme anni fa."
disse Aquila Nera.
Arrivammo alla scrivania del Generale, quando una scena terribile ci accolse.
La sedia del Capitano era girata, e sul retro, ovvero verso di noi, c'erano due pugnali conficcati.
"Ragazzi, a me sono rimaste 12 pallottole, tenete 4 a testa. Spartiamocele."
"Di che hai paura Thomas? per sicurezza carichiamo comunque." disse Jack.
Girai la sedia con un calcio, c'era il generale, morto da oltre 5 anni che teneva in mano un foglio di carta attorcigliato a mappa.
Dopo avergli svuotato il cinturone dai colpi cercammo i depositi di cibo.
C'era solo una botte di vino e 7 scatole imballate di pomodori. Poteva bastarci per qualche giorno.
Così, ci accampammo e quella notte, non mi addormentai e aspettai che tutti fossero a dormire per andare a controllare cosa teneva il mano la carta del generale.
La mia colt in mano e una paura che mai avevo avuto così alta, neppure nello scontro con barnsby.
Aprii il foglietto e lessi a bassa voce:

"Caro Cunningham, se leggi questo messagio, dirigiti a 180 miglia Est dalla torre Nord. per aiutarti, nel barile accanto alla porta c'è un conta-piedi per calcolare la posizione ed una bussola.
Addio.

Lay"

"In piedi defi**nti!, svegliatevi. C'è da camminare!"
"Che vuoi fratello??" mi chiese Jack con aria spavalda.
Camminavamo frettolosamente mentre io finivo di caricare la mia Ranger.
"Fermi tutti. Qui stanno tornando i sudisti, sono qui. Hanno appena caricato una carabina. E' dietro di me, sul tetto." bisbigliai.
"AAAAAAAAAAHH!!!" Aquila si trovava a terra e un colpo lo aveva trapassato nella schiena.
"Jack, prendi Aquila e portalo a... a... La prima locanda a est dalla torre nord intesi?" gli dissi.
"Subito." prese di peso Aquila e partì, io rimasi fermo, impietrito.
"Chi sei, e che cosa stavi facendo qua? è il generale Sudista Lay McIller che ti parla."
"Io... Io... ecco... ero venuto a cercare del cibo."
Tremavo. Quando un uomo da dietro mi prese e mi legò con una corda.
"Allora, caro... Qual'è il tuo nome?" chiese il generale.
"Thomas... Mi chiamo Thomas."
"Allora tu sei quel maledettissimo bastar*o che vale 6000$ per aver ucciso Barnsby eh?"
Ero seduto su una sedia, alcuni soldati ridevano mentre il generale mi rifilava decine e decine di calci, quando uno solo mi scaraventò a terra con tutta la sedia.
La mia pistola uscì dalla fondina e nessuno se ne accorse.
Notai un vecchio detonatore di dinamite, il filo portava proprio sulla torre nord, se fossi riuscito a farlo esplodere, sarebbe crollata sui soldati, e a quel punto avrei estratto il pugnale e tagliata la corda, sarei andato da Jack.
Feci finta di rialzarmi, ma con la colt riuscii a sparare da dietro al detonatore che, fece saltare in aria la torre.
-BOOOOOM!!-
Una fiammata accecante brucio la torre che stava per cadere.
"Prendete il fuggitivo, è stato lui a sparare e si è liberato! " Esclamò il Capitano.
Riuscii ad arrivare fino al mio cavallo e spronai.
-Chissà cosa c'è a 180 miglia est dalla torre nord.- pensavo.
 

DeletedUser1546

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Capitolo 2°

Addio Lay.


"Uuuuummh... fin'ora ho percorso 7 miglia, me ne mancano 173. Jack sarà di sicuro in questa locanda."
Entrato nel saloon della città, ordinai un Whisky e qualcosa di sostanzioso da mandare giu.
Il barman mi guardò e poi chiese:"Ti chiami Thomas?"
"Allora sei l'uomo dei miracoli. Come facevi a saperlo?" risposi.
"Sai, da quando hai fatto saltare la torre Nord del vecchio forte vali 4000$ in più per avere ucciso circa 70 uomini."
"Fantastico. Ora valgo 10000$, speriamo che ci sia qualcuno disposto a riceverli."
"Beh, un uomo ci sarebbe. In fondo al tavolo là, quello con il cappello sulla fronte e che ti sta guardando tramite i buchi delle cuciture."
-Tuuuw!- Fece la mia Ranger all'esplosione del colpo che segnò la vita di quell'uomo.
"Aahahaha ora ne vali 12500 di dollari! Quel tipo era un bel 2500."
"Uno in meno non fa mai male."
Sul muro c'erano gli schizzi rossi di quel pover'uomo che non mi aveva fatto nulla, ma lo volevo uccidere.
"Senti uomo dei miracoli, fanne un'altro dei tuoi sporchi giochi. Dimmi dove si trova un certo Jack."
Con il capo fermo mosse gli occhi in su e disse a bassissima voce:"Lo sa il cielo, lo sa."
Arrivato in cima alle scale, bussai alla prima porta e dissi:"Jack, sono io."
Aprii la porta e vidi Aquila ancora vivo.
"E' vivo. Era corazzato. Ma il colpo l'ha comunque stordito. Le suqme di serpente sono servite."
Dopo aver spiegato loro quello che sapevo, andammo a cavallo e ripartimmo verso Est.
"Thomas, devo dirti una cosa. Dietro alla porta, quando ci spiegavi, ho visto una tuta Grigia e con qualche puntino di rosso."
"Lay!!" esclamai.
"Sprona!!! Accellera più che puoi. qui finisce male!! Ecco cosa ci facevano i soldati! Volevano il foglio!!"
Dopo una giornata intera di cavalcatura, arrivammo che ci mancavano ancora 93 miglia circa.
"Ecco. Questo è il deserto. lo raggiriamo?? Non sappiamo quanto è lungo però. Possiamo farcela se riempiamo le borraccie."
E fu così, che con 10 borraccie a testa, ripartimmo verso il deserto.
"Ci mancano solo 32 miglia, che bello eh?" Chiese Aquila.
Continuammo a cavalcare, il deserto ormai era finito. come la nostra acqua.
"Ehi, Thomas, polvere all'orizzonte." mi fece notare Jack.
"Non è polvere, chiamali soldati."
Appena mi videro, ci fu uno scontro violentissimo.
Dai cadaveri dei soldati, rimase solo uno in piedi.
"Thomas, sono venuto per pareggiare i conti. Fatti sotto." disse Lay.
In quell'istante, Jack si alzò in piedi e si fece vedere.
"Se vuoi Thomas, devi uccidere me. Ma ti avviso, sono più veloce di lui."
Uno difronte all'altro.
Tensione.
Paura.
Aquila era riuscito a muoversi dal nostro nascondiglio-pietra e si trovava dietro a Lay, pronto a scoccare la sua freccia d'oro.
Lay estrasse prima di Jack, e gli sparò dritto al petto.
Come il colpo raggiunse Jack, un rumore metallico si udì, e un grido di Lay lo fece cadere a terra, i due duellanti erano a pancia in giù sulla sabbia, uno corazzato e protetto dal colpo faceva finta di stare male, l'altro con una fraccia nel collo doveva per forza stare male.
 

DeletedUser1546

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l'hanno scritta loro? :D

-.- simpatico....



Capitolo 3°

Erik è....


"Quel bastard*llo... Ho rischiato le penne!"
Sbraitò Jack contro Aquila.
"Ringrazia gli spiriti che ti ho parato il tuo fot*utissimo c*lo, potevo lasciarti morire."
"Adesso basta. Smettetela. Servite tutti e due per arrivare fino in fondo."
Dai cadaveri, un soldato ferito a morte quasi, prese una pistola da terra e con le pochissime energi che poteva sprecare, sparò a Jack nel braccio destro.
"Presto, Aquila, salvalo ancora, capirà. Dagli le tue erbe." dissi.
"Mi spiace. Sono finite."
"Dannatissimo figlio di pu**ana, dagli quelle erbe o ti spedisco direttamente al creatore."
Gli puntavo la pistola alla testa.
Jack, nel frattempo era salito sul suo cavallo anche se sanguinante.
-TUMM!-
Aquila Nera era a terra con una palle tra gli occhi.
Dopo avergli preso cinturone, corazza, pistola e fucile, galoppammo per 26 miglia fino alla locanda di El Paso.
Jack urlava dal dolore mentre gli estraevano il proiettile.
Uscii dalla locanda per fumare un sigaro e mi sedetti appoggiato ad un palo.
Un uomo vestito elegantemente e con una colt luccicante mi si avvicinò assieme ad una bionda ragazza che teneva legata per le mani ed imbavagliata che piangeva.
Mosse la mano vicino alla fondina come se avesse i crampi, era chiaro che voleva qualcosa da me.
"Sai, i tipi tosti come te mi piacciono."
Disse mentre caricava il colpo in canna della pistola nella fondina.
Mi limitai a scrutare l'orizzonte e mi alzai in piedi.
"Cosa vuoi da me?"
"Oh, nulla. So che vali 12500$ e che potresti guadagnarne altrettanti se lavorassi per me."
"E, dimmi un po... Come ti chiami tu?
"Erik, Erik Convington, Bounty Killer per passione."
"E dimmi, lei che ti ha fatto?"
"Ah, quella tr*ia che piange? Lei è mia moglie, si è baciata con un altro."
Mentre parlava, 3 uomini vestiti uguale si avvicinavano a passo costante verso Convington.
"Quello è il valoroso!" Esclamò uno dei tre.
"Aahahahaha hai proprio ragione, per valere 12500 verdoni deve avere del coraggio ahahahaha" rispose il secondo.
Presi il mio sigaro dalla bocca e feci segno a Erik di spostarsi.
Jack stava bene per fortuna e stava affacciato alla finestra per vedere.
"Vai dentro, nella 6° stanza. Un numero a casaccio per farti stare zitta, putt*na" disse Erik a sua moglie.
Quei tre uomini volevano risqutere la mia taglia, quando Erik sparò due colpi che mi fecero per risposta fare estrarre e uccidere quei tre malintenzionati.
Mi girai e... due cadaveri ai piedi di Erik.
"Ci seguono. Vado a vedere se mio fratello sta bene."
Dissi.
Aperta la porta della stanza 6, quella dove mio fratello loggiava vedetti che stava baciando la bionda, stava per esagerare.
"Jack, il proiettile t'ha stordito eh?? Ci mancano sei miglia e scopriamo qualcosa e ate che importa?? Sco*arti la ragazza eh? Me ne vado, io ti lascio, non farti più vedere. Scommetto che senza di me non saresti neppure vivo adesso. Ben due volte ti ho salvato, dagli Apache e dal braccio."
Jack si fermò e s***** a pensare, Erik era dietro alla porta e aveva sentito.
Entrò e di colpo sparò verso la ragazza che, miracolosamente venne mancata dal colpo che raggiunse uno specchio ruppendosi.
Mio fratello si appoggiò al muro.
"Non è colpa sua. Sono stato io." bisbigliò.
"A questo ci penso io, Thomas. Tu vai e finisci il viaggio. aspettami al confine di El Paso. E' cinque miglia fuori di qui."
Abbassai il cappello acconsentendo e di fretta uscìì dalla porta.
"Adesso a noi due buffone." disse jack a Erik.
Uno davanti all'altro.
-TUUMM!-
-TUUMM!-
Erik era destro, mio fratello mancino, ed entrambi si spararono sulla pistola facendo cadere la propria sul pavimento, fumante, in frantumi.
Mio fratello si aprii la giacca ed estrasse un pugnale che lanciò nella schiena di Erik che si era chinato per raccogliere l'arma.
"Thom, aspettami. Ci sono anche io!"


Capitolo 4°

...Un maledettissimo ingannatore


I cavalli galoppavano quando, a poche miglia dal punto prestabilito, il mio cadette. Morto.
Proseguimmo a piedi: senz'acqua, senza cibo e senza speranze.
"Là!! C'è una casa! C'è un pozzo, chiedieamo aiuto Thom!"
Arrivati all'abitazione bussammo alla porta e un uomo con due figli, un maschio e una femmina si avvicinarono a noi e aprirono.
"Chi siete? Cosa volete?" chiese l'uomo.
"Nulla, siamo dei vagabondi, chiedevamo se potevate riempirci le borraccie d'acqua." Risposi.
"Appatto che non ci facciate del male."
"Certamente. Non siamo mal'intenzionati, e chiedevamo se avevate anche dei cavalli. Paghiamo. Abbiamo... Jack, hai ancora quei 700$?"
"Ovvio. Te lo dicevo che sarebbero serviti"
"S..S..Si! sono due muli, fa lo stesso?" chiese l'uomo.
Feci un segno col capo e la ragazza portò da bere.
Il signore tornò in casa, e lasciò con noi i figlio.
"Ehi, me la fai provare quella pistola?" chiese a me.
"No, però ti faccio vedere come si usa."
La ragazza tornò con le nostre borraccie, e continuai:"Guarda, da dietro carichi il colpo, e poi premi il grilletto, così!"
-TUUMM!-
-TUUMM!-
-TUUMM!-
Sparai tre colpi rapidi uccidendo la ragazza e ferendo il bambino ad una gamba.
"Visto?"
"Dannato basta*do! Ti devasto io!"
Esclamò il padre arrivando verso di noi con una doppietta puntata.
"Na na na nah, non lo farei." disse mio fratello facendo vedere che entrambi in dossavamo una corazza.
Caricai il colpo e puntai verso l'uomo.
"E di questo che ne facciamo Thomas?"
"Visto che hai pronunciato il mio nome..."
-TUUMM!-
Cadette a terra morto.
"Bastava spaventarli Thom! Era proprio bisognosa quella strage?"
"Chi muore è molto spaventato."
Così, riprendemmo a cavalcare.
"Ci siamo fratello!! ecco cos'era a 180 miglia est!! un baule nel deserto!!" esclamò mio fratello eccitato.
"Come lo apriamo??"
"Non è un problema, miccia corta. 10 secondi prima dell'esplosione." rispose.
Acceso il cadelotto, lo lasciò a circa 2 metri dal baule per non farlo saltare tutto e...
-BOOOM!-
Il baule si aprìì, e vedemmo dentro ad esso un totale di mezzo milione di dollari, due Buntline di quelli costosissimi, proiettili di tutti i tipi, dinamite, 3 Winchester da forte e un altro biglietto.
Dopo esserci imbottiti di dollari, presi le armi e quello che ne rimaneva, imbavagliate le Buntline dentro le nostre sacche e caricati i Winchester, 2 io e uno mio fratello lessi:

"Ora che hai trovato il baule, sappi che a Mesa Verde cen'è un altro.
Non so dove, ma cen'è un'altro, contenente due miliardi di dollari, il furto di 17 treni carichi di lingotti.


Erik Convington"


"Ecco perchè convington sapeva tutto di te, ha mandato Lay e ora Erik è ancora vivo, sono scappato con te io, ma lui si è salvato! Dobbiamo fermarlo!!"
esclamò mio fratello.
 

DeletedUser1546

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Capitolo 5°

la furbizia vince sempre

Dovevamo arrivare fino in messico dall'estremo est, un'impresa ardua.
"Thom, ormai Erik sa che abbiamo trovato il baule e che siamo diretti a mesa, dovremmo prendere la strada più lunga, passando da ovest e ritornare quindi a est."
"No, tutti gli indizi stanno nel biglietto, ora ragiona: -il furto di 17 treni carichi di lingotti- significa che ci aspettano sui treni! Chi, se non i sudisti avrebbero avuto il coraggio di portare 17 treni carichi d'oro in messico?? Nessuno! Lay era un sudista, come Barnsby, Erik è un alleato Sudista. Ciu aspettano, e hanno commesso l'errore di farci avere tutti quei soldi e le armi."
"Ci saranno migliaia di uomini. non passeremo mai!"
"A questo ci pensa la dinamite. Organizzianmoci in questo modo: alla prima città, tu ti preoccupi di rubare due cavalli, io piazzo i candelotti." risposi.
Secondo le varie cartine c'erano esattamente 17 ferrovie prima di arrivare a Mesa Verde.
Piazzati tutti i candelotti, aspettai mio fratello nel punto prestabilito.
"Eccoti, non ti trovavo Thom."
"Carica le armi che ne avremo per molto."
Aspettammo il primo treno sulla ferrovia, quando all'orizzonte si vide arrivare un mucchio di cavalli e bandiere a croce con stelle; sudisti.
Arrivarono al giusto punto e...
-BOOMM!-
I cavalli e la polvere saltarono in aria.
"Muoviti, dobbiamo oltrepassare adesso!" gridai.
Così, passammo la prima ferrovia e, sulle restanti 16 c'erano già i soldati.
15 esplosioni, ma l'ultima non ci fu.
Avevano tagliato il filo.
"Fratello, questa la passiamo di forza. Ci travestiamo da sudisti coi vestiti dei morti e diciamo che li abbiamo ammazzati i due fratelli. Intesi?"
"Aaha" feci un segno d'intesa e partimmo.
"Abbiamo ucciso i due fratelli, Generale Convington."
"Benissimo Sergente... emhh... non ricordo il suo nome, può rinfrescarmi la memoria?"
"Ja...Jackson Collister" rispose mio fratello.
"E il suo amico?" chiese Erik.
"Th...Therry Boul"
"Che strana coincidenza, tutti e due avete il nome con le iniziali uguali ai due fratelli. Non è che..."
Non fece neppure in tempo a parlare che già cavalcavamo disperati.
"Corri, se ci beccano siamo fot*uti definitivamente"
"E statti un po zitto Jack, cosa stiamo facendo adesso, non vedi? Piuttosto, dammi un pezzo del tuo lazo, mezzo piede perfavore, devo legare un po di dinamite."
"Certo... Tieni. Falli saltare!"
Legata la bomba accesi e lasciai andare a terra.
Erik si fermò e con il suo canne mozze sparò diritto nella dinamite che fece sltare i suo compagni e, nella polvere cavalcava dietro a noi.
"Senti fratello, ci dividiamo e torniamo all prima ferrovia fra due giorni ok? quello che insegue vuol dire che lo vuole morto!" gridai.
Ma a Erik era rimasto un colpo in canna nel fucile e, per non doverlo buttare, mi sparò nella schiena cdendo a terra.
"Thomas!! NOOO!!" provò a dire Jack, che, caricato il colpo nel suo Winchester d'assedio, rifilò del piombo fuso in pancia ad erik.
"Fratello, non ti preoccupare, sono protetto. Ho le pelli di Aquila Nera."
"Già, e per questo, anche io sono protetto." bisbigliò Erik mostrando il suo panciotto imbottito di lamiere.
"E ora -continuò- ho un conto in sospeso con Thomas." aggiunse Convington.
E scattò il duello; decisi di provare il Buntline.
Jack era dietro a Erik e era pronto ad estrarre pure lui.
"Io non lo farei. Gli alti spiriti non lo permetterebbero"
Una voce dietro a mio fratello mi fece capire che Aquila Nera era vivo.
"...maledetto bast*rdo. Dovevo capirlo subito che teneva le sacchette di sangue nemico addosso. E quello sel'è schiacciata in fronte. Ecco perchè la Ranger era scarica...!" pensai.
E fu 2VS2, accerchiati, pronti a sparare.
-TUMM!!-
-TUMM!!-
Mio fratello non sparò. Neppure Aquila Nera. Io e Convington ci mancammo.
E un'altra razione di colpi partì.
-TUMM!!-
-TUMM!!-
Aquila e Erik a terra, atterrati entrambi da me.
Cosa sarebbe successo se avessi uccisso Aquila?? e Convington?
 

DeletedUser

Guest
caspita Tiziano!!!!
bella storia e scritta in maniera scorrevole
bravo!!:OK:
 

DeletedUser

Guest
Meghi attenzione, questo è necroposting! La discussione risale quasi ad un anno fa e l'autore è stato bannato; chiudo.
 
Stato
Non aprire per ulteriori risposte.
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