l'hanno scritta loro?
-.- simpatico....
Capitolo 3°
Erik è....
"Quel bastard*llo... Ho rischiato le penne!"
Sbraitò Jack contro Aquila.
"Ringrazia gli spiriti che ti ho parato il tuo fot*utissimo c*lo, potevo lasciarti morire."
"Adesso basta. Smettetela. Servite tutti e due per arrivare fino in fondo."
Dai cadaveri, un soldato ferito a morte quasi, prese una pistola da terra e con le pochissime energi che poteva sprecare, sparò a Jack nel braccio destro.
"Presto, Aquila, salvalo ancora, capirà. Dagli le tue erbe." dissi.
"Mi spiace. Sono finite."
"Dannatissimo figlio di pu**ana, dagli quelle erbe o ti spedisco direttamente al creatore."
Gli puntavo la pistola alla testa.
Jack, nel frattempo era salito sul suo cavallo anche se sanguinante.
-TUMM!-
Aquila Nera era a terra con una palle tra gli occhi.
Dopo avergli preso cinturone, corazza, pistola e fucile, galoppammo per 26 miglia fino alla locanda di El Paso.
Jack urlava dal dolore mentre gli estraevano il proiettile.
Uscii dalla locanda per fumare un sigaro e mi sedetti appoggiato ad un palo.
Un uomo vestito elegantemente e con una colt luccicante mi si avvicinò assieme ad una bionda ragazza che teneva legata per le mani ed imbavagliata che piangeva.
Mosse la mano vicino alla fondina come se avesse i crampi, era chiaro che voleva qualcosa da me.
"Sai, i tipi tosti come te mi piacciono."
Disse mentre caricava il colpo in canna della pistola nella fondina.
Mi limitai a scrutare l'orizzonte e mi alzai in piedi.
"Cosa vuoi da me?"
"Oh, nulla. So che vali 12500$ e che potresti guadagnarne altrettanti se lavorassi per me."
"E, dimmi un po... Come ti chiami tu?
"Erik, Erik Convington, Bounty Killer per passione."
"E dimmi, lei che ti ha fatto?"
"Ah, quella tr*ia che piange? Lei è mia moglie, si è baciata con un altro."
Mentre parlava, 3 uomini vestiti uguale si avvicinavano a passo costante verso Convington.
"Quello è il valoroso!" Esclamò uno dei tre.
"Aahahahaha hai proprio ragione, per valere 12500 verdoni deve avere del coraggio ahahahaha" rispose il secondo.
Presi il mio sigaro dalla bocca e feci segno a Erik di spostarsi.
Jack stava bene per fortuna e stava affacciato alla finestra per vedere.
"Vai dentro, nella 6° stanza. Un numero a casaccio per farti stare zitta, putt*na" disse Erik a sua moglie.
Quei tre uomini volevano risqutere la mia taglia, quando Erik sparò due colpi che mi fecero per risposta fare estrarre e uccidere quei tre malintenzionati.
Mi girai e... due cadaveri ai piedi di Erik.
"Ci seguono. Vado a vedere se mio fratello sta bene."
Dissi.
Aperta la porta della stanza 6, quella dove mio fratello loggiava vedetti che stava baciando la bionda, stava per esagerare.
"Jack, il proiettile t'ha stordito eh?? Ci mancano sei miglia e scopriamo qualcosa e ate che importa?? Sco*arti la ragazza eh? Me ne vado, io ti lascio, non farti più vedere. Scommetto che senza di me non saresti neppure vivo adesso. Ben due volte ti ho salvato, dagli Apache e dal braccio."
Jack si fermò e s***** a pensare, Erik era dietro alla porta e aveva sentito.
Entrò e di colpo sparò verso la ragazza che, miracolosamente venne mancata dal colpo che raggiunse uno specchio ruppendosi.
Mio fratello si appoggiò al muro.
"Non è colpa sua. Sono stato io." bisbigliò.
"A questo ci penso io, Thomas. Tu vai e finisci il viaggio. aspettami al confine di El Paso. E' cinque miglia fuori di qui."
Abbassai il cappello acconsentendo e di fretta uscìì dalla porta.
"Adesso a noi due buffone." disse jack a Erik.
Uno davanti all'altro.
-TUUMM!-
-TUUMM!-
Erik era destro, mio fratello mancino, ed entrambi si spararono sulla pistola facendo cadere la propria sul pavimento, fumante, in frantumi.
Mio fratello si aprii la giacca ed estrasse un pugnale che lanciò nella schiena di Erik che si era chinato per raccogliere l'arma.
"Thom, aspettami. Ci sono anche io!"
Capitolo 4°
...Un maledettissimo ingannatore
I cavalli galoppavano quando, a poche miglia dal punto prestabilito, il mio cadette. Morto.
Proseguimmo a piedi: senz'acqua, senza cibo e senza speranze.
"Là!! C'è una casa! C'è un pozzo, chiedieamo aiuto Thom!"
Arrivati all'abitazione bussammo alla porta e un uomo con due figli, un maschio e una femmina si avvicinarono a noi e aprirono.
"Chi siete? Cosa volete?" chiese l'uomo.
"Nulla, siamo dei vagabondi, chiedevamo se potevate riempirci le borraccie d'acqua." Risposi.
"Appatto che non ci facciate del male."
"Certamente. Non siamo mal'intenzionati, e chiedevamo se avevate anche dei cavalli. Paghiamo. Abbiamo... Jack, hai ancora quei 700$?"
"Ovvio. Te lo dicevo che sarebbero serviti"
"S..S..Si! sono due muli, fa lo stesso?" chiese l'uomo.
Feci un segno col capo e la ragazza portò da bere.
Il signore tornò in casa, e lasciò con noi i figlio.
"Ehi, me la fai provare quella pistola?" chiese a me.
"No, però ti faccio vedere come si usa."
La ragazza tornò con le nostre borraccie, e continuai:"Guarda, da dietro carichi il colpo, e poi premi il grilletto, così!"
-TUUMM!-
-TUUMM!-
-TUUMM!-
Sparai tre colpi rapidi uccidendo la ragazza e ferendo il bambino ad una gamba.
"Visto?"
"Dannato basta*do! Ti devasto io!"
Esclamò il padre arrivando verso di noi con una doppietta puntata.
"Na na na nah, non lo farei." disse mio fratello facendo vedere che entrambi in dossavamo una corazza.
Caricai il colpo e puntai verso l'uomo.
"E di questo che ne facciamo Thomas?"
"Visto che hai pronunciato il mio nome..."
-TUUMM!-
Cadette a terra morto.
"Bastava spaventarli Thom! Era proprio bisognosa quella strage?"
"Chi muore è molto spaventato."
Così, riprendemmo a cavalcare.
"Ci siamo fratello!! ecco cos'era a 180 miglia est!! un baule nel deserto!!" esclamò mio fratello eccitato.
"Come lo apriamo??"
"Non è un problema, miccia corta. 10 secondi prima dell'esplosione." rispose.
Acceso il cadelotto, lo lasciò a circa 2 metri dal baule per non farlo saltare tutto e...
-BOOOM!-
Il baule si aprìì, e vedemmo dentro ad esso un totale di mezzo milione di dollari, due Buntline di quelli costosissimi, proiettili di tutti i tipi, dinamite, 3 Winchester da forte e un altro biglietto.
Dopo esserci imbottiti di dollari, presi le armi e quello che ne rimaneva, imbavagliate le Buntline dentro le nostre sacche e caricati i Winchester, 2 io e uno mio fratello lessi:
"Ora che hai trovato il baule, sappi che a Mesa Verde cen'è un altro.
Non so dove, ma cen'è un'altro, contenente due miliardi di dollari, il furto di 17 treni carichi di lingotti.
Erik Convington"
"Ecco perchè convington sapeva tutto di te, ha mandato Lay e ora Erik è ancora vivo, sono scappato con te io, ma lui si è salvato! Dobbiamo fermarlo!!"
esclamò mio fratello.