DeletedUser14392
Guest
Salve a tutti, sono Riccio junior, l'autore de "Il Generale D'Armata".
Non ricordo perché eliminai l'account per creare questo, ma sono passati tanti anni (quasi 4) da quando ho giocato e scritto l'ultimo episodio della mia storia. Il mio nickname è appunto John Mauser, il personaggio della precedente storia, e anche di questa, ma sono due persone differenti, tengo il nome perché mi piace .
Beh, che dire, spero vi piaccia!
Era tardi, si stava mettendo a piovere, mentre stavo tornando a casa di mio zio James per la cena. Odio quell' uomo. Da quando è morta mia zia non fa altro che trattarmi male e farmi sgobbare tutto il giorno. Oggi mi ha mandato in città perché "doveva dei favori ai suoi amici". E quindi mandiamo il nipote, come se non fosse già pieno di impegni.
Tornai alla fattoria, legai il mio cavallo nella stalla e gli diedi da mangiare, l'abbeveratoio l'avevo riempito prima di partire quindi non mi curai nemmeno di controllarlo.
Chiusi la porta della stalla ed entrai in casa. Superai lo sgabuzzino sulla destra, la mia stanza sulla sinistra ed arrivai in salotto, dove mio zio mi aspettava sulla poltrona.
-"Ragazzo, hai tagliato la legna per il camino? Ho freddo e per giunta tra poco pioverà."
Io con un tono svogliato risposi:"No, perché non lo fai tu, vecchio?" mio zio si alzò, mi venne incontro e mi tirò uno schiaffo.
-"Non ti permetto di rispondermi così. Tuo padre non sarebbe orgoglioso di te!"-
-"E di te? Lo sarebbe di te vedendo come ti comporti? Hai sempre trattato male sua sorella, tua moglie e ora tratti male anche il figlio? Le cose cambieranno, vecchio."- risposi.
Lui borbottò qualcosa e uscì di casa, probabilmente per andare a ubriacarsi.
Dopo qualche minuto tornò in casa con un bastone e mentre cercava di colpirmi urlava:"Non mi devi trattare così! Esigo rispetto!". Cercavo di sfuggirgli come meglio potevo, finché non finimmo in cucina, notai che la stufa era accesa e c'era una teiera sopra. La presi ignorando il dolore e la tirai in faccia al vecchio, due o tre volte credo. Lui cadde a terra urlando sia per la teiera in faccia che per l'acqua calda che gli cadde addosso. Raccolsi da terra il bastone e gli diedi una bastonata sulle gambe, poi mi avvicinai a lui e dissi:"Ricorda che io ti spacco il c***, vecchio!"
Continua
Spero che come inizio vi sia piaciuto, fatemi sapere la vostra sulla storia!
Non ricordo perché eliminai l'account per creare questo, ma sono passati tanti anni (quasi 4) da quando ho giocato e scritto l'ultimo episodio della mia storia. Il mio nickname è appunto John Mauser, il personaggio della precedente storia, e anche di questa, ma sono due persone differenti, tengo il nome perché mi piace .
Beh, che dire, spero vi piaccia!
Era tardi, si stava mettendo a piovere, mentre stavo tornando a casa di mio zio James per la cena. Odio quell' uomo. Da quando è morta mia zia non fa altro che trattarmi male e farmi sgobbare tutto il giorno. Oggi mi ha mandato in città perché "doveva dei favori ai suoi amici". E quindi mandiamo il nipote, come se non fosse già pieno di impegni.
Tornai alla fattoria, legai il mio cavallo nella stalla e gli diedi da mangiare, l'abbeveratoio l'avevo riempito prima di partire quindi non mi curai nemmeno di controllarlo.
Chiusi la porta della stalla ed entrai in casa. Superai lo sgabuzzino sulla destra, la mia stanza sulla sinistra ed arrivai in salotto, dove mio zio mi aspettava sulla poltrona.
-"Ragazzo, hai tagliato la legna per il camino? Ho freddo e per giunta tra poco pioverà."
Io con un tono svogliato risposi:"No, perché non lo fai tu, vecchio?" mio zio si alzò, mi venne incontro e mi tirò uno schiaffo.
-"Non ti permetto di rispondermi così. Tuo padre non sarebbe orgoglioso di te!"-
-"E di te? Lo sarebbe di te vedendo come ti comporti? Hai sempre trattato male sua sorella, tua moglie e ora tratti male anche il figlio? Le cose cambieranno, vecchio."- risposi.
Lui borbottò qualcosa e uscì di casa, probabilmente per andare a ubriacarsi.
Dopo qualche minuto tornò in casa con un bastone e mentre cercava di colpirmi urlava:"Non mi devi trattare così! Esigo rispetto!". Cercavo di sfuggirgli come meglio potevo, finché non finimmo in cucina, notai che la stufa era accesa e c'era una teiera sopra. La presi ignorando il dolore e la tirai in faccia al vecchio, due o tre volte credo. Lui cadde a terra urlando sia per la teiera in faccia che per l'acqua calda che gli cadde addosso. Raccolsi da terra il bastone e gli diedi una bastonata sulle gambe, poi mi avvicinai a lui e dissi:"Ricorda che io ti spacco il c***, vecchio!"
Continua
Spero che come inizio vi sia piaciuto, fatemi sapere la vostra sulla storia!
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