Il Mistero dei Sogni

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Chi può dire cosa sono i sogni?
Eggià..domanda enigmatica che l'uomo ricerca risposta dagli arbori del tempo.
Una mattina uguale alle altre nel pieno periodo della Primavera, Chuala intagliava e conciava le pelli...Era una giornata si tiepida e temperata dal caldo sole che lentamente aveva fatto capolino oltre le alte cime delle Montagne Nere.
Lunghi sospiri uscivano dalle delicate labbra della giovane indiana...I suoi pensieri l'avevano accompagnata nella lunga notte appena trascorsa..Il viso tirato e serio come se in essa dimorassero mille domande a cui per ora solo altre domande avevan risposto.i suoi occhi nocciola rimiravan la frenetica vita che come ogni mattina accompagnava il villaggio.
Insoddisfatta e troppo assorta, Chula posò gli utensili e alzandosi dalla posizione incrociata comincio a camminar con passo deciso verso il teepe del nonno.
Sollevando la coperta che ne celava l'imboccatura avanza lasciando vagar lo sguardo alla ricerca del viso familiare del grande padre.
Un vecchio rugoso apparve alla giovane donna, seduto in fondo il teepe...come assorto teneva fra le cadenti labbra una pipa sottile..da cui piccoli rivoli di fumo uscivano lenti.Il vecchio non volse viso al sopraggiungere della giovane nipote, ma con lieve cenno del capo la invitò a sedersi dinanzi per poter guardar l'adorata discendente.
Lei avanzò lenta, quasi titubante, poi prese posto incrociando le gambe e sospirando dinanzi a lui proferì.

"Nonno...perchè le domande non trovano risposte"

Ed egli rispose:

"Forse perchè le domande sono già le risposte"

scuotendo capo come a non capire il viso della donna si corrugò perplessa, meditabonda.

"E perchè le domande sono già le risposte?"domanda nuovamente al saggio anziano.Ed egli con tono pacato e calmo rispose.

"Perchè altre domande ne danno risposta"

"Nonno..non capisco...mi par un sogno...è assurdo" dice sconsolata la giovane donna abbassando il capo...
Il vecchio saggio guardando la nipote dalle sottili fessure degli occhi sorride lieve e annuendo continua.

"Già...un sogno...perchè no.Dopotutto non sono forse essi le risposte che non troviamo o non vogliamo trovare? Non sono forse loro i promotori dei nostri pensieri che si accavallano durante il giorno a cui non diamo peso e che con prorompente forza ci invadono durante il sonno che ricerchiamo quale ristoratore? Vedi piccola mia..Non è la risposta che devi cercare..ma la domanda giusta, Vi sono mille dilemmi che neppur con mille soluzioni diverse potranno mai dar pace a ciò che ti logora.
E' vano sogno ciò che richiedi perchè come un sogno lo si osserva,lo si vive e poi lo si dimentica.Proprio come i quesiti anche banali che ti poni.Vanno e vengono in un susseguirsi di pensieri che si accavallano senza senso seppur ovvi.
Bambina mia...posso risponderti ad ogni domanda, ma domani torneresti con altre..e il giorno dopo con altre ancora."
sorride pacato il vegliardo

"Ma nonno..perchè allora non c'è risposta se non mille altre domande?Come posso svegliarmi da questi sogni inquisitori e tartassanti che tengon deste le mie membra" domanda con angoscia la piccola indiana.

"Perchè rispondendo alla tua domanda ti svelerei quanto comune e ovvio sia l'uomo.quanto fallibile e misera sia l'esistenza che conduciamo e che inizia con la fine il giorno stesso che nasciamo.Non c'è risposta adatta perchè ognuno di noi vive il proprio mondo con occhi diversi e menti distinte"

La ragazza par sospirare rassegnata eppur serena alle risposte dette e non dette del nonno..annuendo si alza chinando capo per congedarsi.Giunta alla sola si volta e guardando il vecchio mormora...

"Cos'è un sogno nonno?"

sorridendo in vecchio rispose..

"E' ciò che se non ci fosse renderebbe noioso il nostro cammino verso ciò in cui lottiamo ogni giorno e che dimentichiamo di aver avuto per breve attimo.La nostra vera libertà"

Con un sorriso aperto la ragazza solleva il telo di pelli e si allontana.
 

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:rolleyes:

…“Si racconta che le persone immaginano cose fantastiche, fanno sogni assurdi, sconclusionati, belli, confusi, allegri o mostruosi. Tutto ciò si manifesta a volte attraverso la plasticità, a volte attraverso il poema, altre attraverso la musica… in un complesso concerto di immagini allegoriche e di simboli diversi”…


:cool:
 
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