emmett fox

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Emmett Fox era solo un ingenuo ragazzo di campagna quando,un giorno, un evento sconvolse la sua vita.
all età di 19 anni,mentre arava il campo dela fattoria di suo padre,trovo per caso un antico manufatto azteco.
Ignaro del fatto che quel manufatto portava una terribile maledizione egli fuggi dalla casa paterna tenendo per sè il tesoro,sperando di ricavare una fortuna dalla sua vendita.
purtroppo mentre si stava recando alla città più vicina per vendere il manufatto il suo cavallo rimase azzoppato.decise allora di proseguire il cammino a piedi ma,mentre il sole calava all' orizzonte si rese conto che non ce l' avrebbe mai fatta ad arrivare prima che facesse buio.
temendo le incursione dei banditi che infestavano quella zone si decise a chiedere ospitalità in una casupola li vicino.
il padrone della casa,un anziano pellegrino,accettò di ospitarlo purche egli gli riparasse il tetto che era stato danneggiato da una forte grandinata.
dopo aver cenato Emmett si mise al lavoro di buona lena,riuscendo a riparare il tetto in un paio d'ore.mentre era al lavoro sul tetto l' anziano pellegrino si rese conto che nella borsa di quel giovine c'era un antico manufatto azteco.
allora egli ebbe la stessa idea di emmet,prese il fucile,lo punto contro emmet e gli sparò.
fortunatamente lo colpì soltanto di striscio.dopo essere stato trasportato alla città più vicina da una carovana di caccciatori e dopo aver ricevuto cure mediche emmet se ne tornò sconsolato a casa sperando nel perdono dei genitori.
ma quando arrivo finalmente a casa la trovò in fiamme, con la coda dell occhio vide allontanarsi in gran fretta una banda di coloni.loro erano venuti a conoscenza del suo ritrovamento e volevano impossessarsene,non avendolo trovato avevano bruciato la casa e sterminato la sua famiglia.
Emmett decise di vendicarsi...
CONTINUA......
 
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egli poteva attendere,tanto ricordava perfettamente i volti degli assasini.prima di vendicare la morte dei suoi gentiori doveva trovare un alloggio ed un lavoro.
non avendo nessun altro posto in cui andare emmett si arruolò nell esecito pensando che almeno avrebbe avuto un tetto sulla testa,tre pasti al giono ed un salario.certo non era molto ma se avesse lavorato duro avrebbe fatto carriera ed avrebbe avuto la possibilità di vendicarsi
ma la vita militare si rivelò più dura di quanto avese immaginato,nonostante tutto egli sopportò tutte le avversità spinto dalla sua sete di vendetta,finchè venne il giorno in cui l' addetramento finì e emmet venne spedito al fronte.
li la vita era ancora più dura,i suoi compagni morivano come mosche ed i viveri scarseggiavano.il tempo sembrava non passare mai ,le giornate si ripetevano tutte uguali.finchè un giorno mentre era di vedetta li scorse,gli assassini dei suoi gentiori.
Emmett abbandono il posto di vedetta,nonostante gli ordini che il maggiore brown gli sbraitava, deciso a vendicarsi.
senza farsi vedere pedinò i coloni per scoprire dove erano diretti.dopo varie ore i coloni si fermarono a far abbeverare i cavalli.
emmett pensò "questa è la mia occasione", smontò da cavallo e si diresse spavaldo verso i tre coloni,deciso ad affrontarli, nonostante fosse in svantaggio.
i coloni inizialmente rimasero sorpresi i vedere un soldato dell esercito e non sapevano che fare."bene" pensò emmett " non si ricordano di me " e improvviamente sparò.uno dei coloni cadde sotto i colpi della colt di emmet.ma subito gli altri due estrassero le loro armi e fecero fuoco.
emmett venne colpito alla spalla e alla gamba e perse i sensi,i coloni fuggirono. fortunatamente per emmet il maggiore brown l' aveva seguito e lo portò nella città più vicina per le cure medice.
quando emmet si risvegliò si trovava in una stanza d' ospedale,sul comodino trovò una lettera di congedo,la sua breve avventura nell' esercito era finita
CONTINUA.....
 

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ma emmet doveva sapere dove fossero andati a finre quei coloni.
cosi decise di tornare al forte per chiedere al maggiore brown se avesse visto dove erano andati.
non appena lo vide il maggiore brown disse "ancora qui ragazzo?.sei stato congedato.qui non ci devi mettere più piede o sarò costretto ad aprire il fuoco" e fece per avviarsi all' entrata del forte
"aspetti" disse emmet "volevo chiederle se aveva visto dove erano diretti quei coloni"
"coloni" ripetè brown "ragazzo quegli sono degli assassini..hanno fatto fuori metà dei miei uomini,li farei fuori con le mie mani,se non fosse contrario agli ordini del generale".
"bene "disse emmet "mi dica dove sono,me ne occuperò io,ormai io non devo rispondere a nessun ordine.sono stato congedato ricorda"
"e vorresti andarci da solo ?" esclamò brown "quelli hanno fatto fuori i miei uomini migliori.si sbarazzerebbero di te in un batter d' occhio" e riprese a camminare in direzione del portone
"mi metta alla prova "disse emmett " si stupirebbe di quello che sono capace di fare"
brown si fermò "domani" disse "ci sarà la prova finale di addestramento dei cadetti,io posso farti infiltrare ,se la superi ti dirò dove si trovano i coloni"
"tutto qui ? " disse emmet "bene,ci vediamo domani"
continua....
 

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il giorno seguente emmet si recò di nuovo al forte...ma con suò grande stupore lo trovò completamente raso al suolo.
egli ispeziono con cura le strutture devastate del forte e trovo numerose cartuccie di buntline...segno inconfutabile della colpevolezza dei coloni
nei pressi di quella che una volta era la caserma trovo il corpo del maggiore brown..peccato,adesso non aveva più nessuna pista per risalire alla città da cui provenivano i coloni.
mentre stava per andarsene senti un sibilo....simile ad una voce che bisbigliava emmett...emmett.
la voce proveniva dal maggiore brown...emmett si avvicino e disse "maggiore ,si sente bene ?".
"Ridgewood" disse brown prima di esalare il suo ultimo respiro.
"rigewood" ripete emmett...allora è li che si trovano i coloni.
il suo istinto gli diceva di partire subito per rigewood e vendicarsi...ma le parole del maggiore brown l' avevano impressionato.
in più portava ancora le cicatrici del precedente scontro con i coloni.
e cosi decise che aveva bisogno di un aiuto
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per riuscire a portare a termine la sua vendetta aveva bisogno di uomini a di armi.
ma quelle due cose costavano soldi...e lui non li aveva.
cosi decise di trovarsi un lavoro nella città più vicina sperando di farsi nuovi amici disposti ad aiutarlo nella sua impresa.
decise di recarsi al saloon,il miglior posto dove cercare lavoro e reclutare gente disposta a tutto.ma la gente della città era diffidente verso gli stranieri e ben presto si ritrovò circondato di ubriaconi che cercavano di scatenare una rissa.
"ci siamo" pensò "se riesco a stendere questi ubriaconi attirerò sicuramente l' attenzione".
con uno scatto felino si avvento su uno degli ubriachi colpendolo in pieno volto con una bottiglia di wiskhy.
gli altri fecero istintivamente un passo indietro...tutti tranne uno.Emmet lo afferrò per la collottola ma prima che potesse fare altro senti una forte botta e svenii.
si ritovò disteso sul letto di una cella della prigione locale.
"c'è nessuno" emmet gridò "fatemi uscire di qui".
"calma ragazzo" rispose lo sceriffo ,uscendo dal suo ufficio "qui c'è gente che cerca di riposare "disse ,indicando un altro detenuto nella cella di fronte.
"fatemi uscire di qui" ripetè emmett "non ho fatto nulla"
"vallo a dire a quello che hai spaccato la faccia" disse lo sceriffo "non uscirai prima di tre giorni" e se ne torno nel suo ufficio.
"dannazione " pensò emmett "non ho tempo da perdere,devo pensare ad un modo per evadere da qui"
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egli elaborò in gran fretta un piano. era una cosa azzardata,ma era la sua unica possibilità.
emmet finse di sentirsi male per attirare l' attezione dello sceriffo e costringerlo ad entrare nella cella per controllare.
non appena lo sceriffo mise piede nella cella egli si avventò contro di lui e con un rapido calcio lo fece cadere a terra,sottraendoli contemporaneamente le chiavi.
prima che lo sceriffo potesse alzarsi egli era già uscito dalla cella ed aveva chiuso la porta a chiave.
emmett fisso lo sceriffo ed esclamò "la farò uscire di qui ad una condizione,dovrà aiutarmi a reclutare uomini per combatere contro i coloni"
"scordatelo" disse lo sceriffo "il mio vice sarà qui a momenti,lui ti risbatterà in cella"
in quel momento si senti una chiave girare nella serratura della porta.emmet trovò subito riparo sotto la scrivania dell' ufficio delllo sceriffo.
non appena il vicesceriffo entrò vide lo sceriffo in cella,corse verso di lui e disse "smith che ci fai li dentro ?"
"attento nathan" disse lo sceriffo,ma era troppo tardi.emmett lo aveva già colpito alla nuca con una sedia,facendolo svenire.
"bene" disse emmett allo sceriffo "credo che adesso riconsidererà la mia proposta".
"ci sai fare ragazzo" disse lo sceriffo "ma purtroppo quello che hai fatto è illegale "
"oh,non si preoccupi" disse emmett "sconterò la mia pena quando mi avrà aiutato".
"non mi fido" disse lo sceriffo "ma non ho altra scelta,ti aiuterò".
emmett liberò lo sceriffo e disse "celebriamo questo patto con una birra,offro io". quello che lo sceriffo non sapeva è che nello scontro egli li aveva anche sottratto il portafogli
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mentre erano al saloon a tracannare un paio di birre e chiacchierare allegramente lo sceriffo improvvisamente si ammutolii:
"guarda " sussurrò "quello è logan,il più grande trafficante di armi di tutta bone country,se vuoi le tue armi devi rivolgerti a lui,e quando avrai finito di acquistare le tue armi lo sbatteremo in cella" e porse ad emmet un cospicuo gruzzolo di denare dicendo "fai attenzione questo è tutto il denaro della cassa comunale,ce lo riprenderemo non appena avremmo incastrato logan ".
emmett si avvicino a logan e disse "signor logan,sono qui per trattare di affari"
"affari" logan disse ridendo sguaiatamente "non tratto affari con i pivellini, meglio che torni da dove sei venuto se non vuoi fare una brutta fine".
"neanche se il pivellino offrisse una cospicua somma" disse emmet mostrando a logan il suo malloppo .
logan sgranò gli occhi e disse balbettando "domani nella città fantasma di tuxville" "porta con te il malloppo " aggiunse in un tono che mise i brividi ad emmett".
"è fatta" disse emmett tornando dallo sceriffo "prepari i suoi uomini per domani, sarà una lunga giornata".
continua...
 

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"logan è in ritardo " pensò emmett mentre si scrutava intorno.
quella vecchia città fantasma era perfetta per un agguato,ma egli riusciva a scorgere ancora alcuni degli uomini dello sceriffo che si nascondevano qua e la
"state giù ragazzi" disse "se logan ci scopre,addio copertura".
logan arrivò verso mezzogiorno "scusa il ritardo" disse "ma ho avuto dei problemi con una tribù di indiani che voleva rubarmi le armi" e smontò da cavallo.
non appena mise i piedi a terra si ritrovò circondato dagli uomini dello sceriffo che li puntavano le armi contro "me l' aspettavo" disse ridendo " per questo mi sono portato la scorta"
non appena ebbe finito di pronunciare queste parole dal vecchio albergo partì una raffica di colpi che spazzò via tutti gli uomini dello sceriffo.
emmett si riparò istantaneamente nel vecchio saloon nascondendosi dietro il bancone.
"lo so che sei qui " disse logan entrando nel saloon "è inutile nascondersi,io ti troverò" e sparò un colpo in aria.
il rumore dello sparo aveva coperto il rumore dei passi di emmett,che adesso si trovava alle spalle di logan nascosto dietro un vecchio pianoforte a coda.
emmett balzò fuori dal suo nascondiglio ,cogliendo logan di sorpresa, ed esplose un unico colpo prendendolo proprio in mezzo agli occhi.
non ebbe nemmeno il tempo di gioire poichè guardando dalla finestre si accorse che gli scagnozzi di logan se la stavano filando con le armi e con i suoi soldi.
prima che potesse muoversi assistì ad una scena strabiliante.
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i compari di logan furono trafitti da una pioggia di frecce.erano gli indiani che avevano inseguito logan per prendersi le armi.
emmett decise di uscire allo scoperto e di trattare con gli indiani per la restituzione delle armi. e dei soldi
"l' unica cosa che vogliamo è lo scalpo di logan " disse il capo tribù.
"prendetevelo" disse emmett "il suo corpo si trova in quel vecchio saloon ".
gli indiani li fornirono un carretto ed un mulo per trasportare le armi.
quando emmett tornò in città era ormai sera.egli entrò nell' ufficio dello sceriffo che appena lo vide disse "ragazzo,mi stavo preoccupando,come è andata ".
"mi dispiace,i suoi uomini sono tutti morti" disse emmett "ma anche logan e i suoi uomini"
"dannazione ragazzo" sbraitò lo sceriffo
"ma sono riuscito a riprendere le armi e i soldi" disse emmett.
"meno male" disse lo sceriffo " ma adesso avrò bisogno di un nuovo vicesceriffo,che ne diresti di farlo tu ?".
"volentieri " disse emmett "ma solo finchè non avro acciuffato quei coloni".
"eccoti la tua uniforme" disse lo sceriffo "ci rivediamo domani alle 7 in punto"
continua...
 

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"bene ragazzo" disse lo sceriffo "prima di cominciare il giro di ronda,devo dirti una cosa importante. ho notato che la sfortuna ti perseguita,se vuoi sconfiggere i coloni devi liberarti di questa sfortuna,conosco uno sciamano che potrebbe aiutarti,si chiama mockbird della tribù degli hapiti,abita in una tenda appena fuori città”.
emmett venne fermato fuori dalla tenda dello sciamano da due indiani di guardia "mi manda lo sceriffo smith turner" disse. gli indiani,che non volevano guai si scostarono per farlo passare.
non appena emmett entrò nella tenda dello sciamano egli sobbalzò." tu porta una terribile maledizione" disse "un antica maledizione azteca" aggiunse scrutandolo attentamente" "l' unico modo per liberarsi è distruggere la causa della maledizione".
"l' antico manufatto azteco " pensò emmett "ma io non so’ dove si trova" disse allo sciamano.
egli tirò una boccata dall suo calumet e gli rispose "devo chiedere risposta al grande spirito di manitù" "torna più tardi" aggiunse iniziando a trafficare con strani intrugli e pozioni.
quando emmett tornò era quasi sera,non appena lo sciamano lo vide disse "manufatto si trova nello stesso posto dove l' hai lasciato".
emmett tornò di corsa dallo sceriffo e disse "fa sellare il tuo cavallo più veloce e dammi una colt,devo occuparmi di un affare molto importante"
"cosa ha detto lo sciamano" chiese lo sceriffo
"ti dirò tutto al suo tempo" disse emmett "tu incomincia a radunare il mio esercito,io sarò di ritorno prima della luna nuova"
continua....
 

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emmett cavalcò tutto il giorno per arrivare alla casa del vecchio pellegrino.
una volta arrivato smontò da cavallo ed entrò in casa abbattendo la porta con un calcio.
"dammi l' amuleto " disse in tono deciso,rivolgendosi al vecchio pellegrino, e puntandogli contro la pistola.
"sei arrivato tardi " gli rispose una voce che proveniva dalle tenebre.
"chi ha parlato" disse emmett.improvvisamente dalla stanza adiacente sbucò uno uomo tutto vestito di nero .emmett fu colto di sorpresa e non riusci ad evitare il colpo dello straniero.
ferito ad una gamba emmett si accascio a terra "quando arrivi all inferno di che ti ci ha mandato jhonny carson” disse lo straniero.ma prima che potesse sparare fu infilzato da un palo di legno che lo trapassò da parte a parte,era stato il vecchio pellegrino.
“tieni “ disse a emmett resitituendoli l’ amuleto azteco questo e tuo,mi dispiace di avertelo rubato” “ma non farti più vedere da queste parti se non vuoi finire come quel tizio” aggiunse, indicando il cadavere di jhonny carson..
Emmett si riparò nella foresta circostante,nonostante la gamba ferita decise di accendere un fuoco,la cosa più importante in quel momento era distruggere l’ amuleto.egli decise di fonderlo e dall' oro così ottenuto fabbricò un pugnale. “con questo ucciderò i coloni uno per uno” pensò mentre si fasciava la gamba con il tessuto della sua camicia.
Era ormai notte fonda, ma egli decise di mettersi in viaggio lo stesso perche aveva fretta di attuare la sua vendetta
Il giorno dopo tornò dall sceriffo affamato ed esausto per il lungo viaggio,in più la gamba li faceva un male cane.
“hai bisogno di un po’ di riposo” disse lo sceriffo “ed è meglio che ti fai curare quella gamba” aggiunse “domani ti mostrerò la gente che sono riuscito a reclutare “.
Continua…
 
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