DIARIO DI UN VOLATILE ETNOLOGO

DeletedUser14976

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Addì 13/11/18
  • Caro diario, di ritorno dal mio viaggio istruttivo, nel gelato nord estremo, ho sentito bisogno e impulso di crearmi nuove sfide, di mettermi alla prova, e dimostrare a me stesso di essere in grado di sapermela cavare in ogni circostanza, visto che il mondo da me conosciuto in infanzia è ormai sparito, è solo un lontano sogno ancestrale di uomini ormai spariti, come se non fossero mai vissuti. Io non voglio che il nuovo sistema di vita occidentale dominante orma in tutto il mondo, mi tagli fuori. Dopo i mille lavori appresi e svolti grazie ai compagni amici e cittadini di Osteria, ai quali devo tutto il mio sapere, ho deciso anche se molto a malincuore, (il mio periodo come abitante di Osteria numero uno, è stato meravigliosamente bello, pieno di stimoli, istante per istante, non posso che averne un ricordo estremamente felice ed emozionante di ogni attimo li trascorso).di abbandonare la meravigliosa città, con la promessa di non dimenticare mai la profonda amicizia che mi lega a tutti i suoi abitanti, e che se avranno bisogno di me sanno come rintracciarmi, e che non mi tirerò mai indietro per loro.
  • Pensando di essere ormai decisamente esperto nei segreti dell' arte muratoria, appresa passando intere giornate ad edificare ville, riparar ei mulini e tutti gli altri lavori di ingegneria e architettura, ho deciso anche io finalmente di fondare la mia tribù, ma stavolta non di tende fatte pali in legno e pelle, ma ho iniziato dalle fondamenta, ho capito come preparare cemento e calce e sto edificando in mattoni e cemento. Voglio vedere fin quando riesco a spingermi e far prosperare questa tribù della casa di pietra, come ho chiamato il mio piccolo centro da me appena edificato. I primi 2 giorni di lavoro, è stato molto faticoso, intere giornate in solitaria passate interamente ad edificare, ma già da ieri mi si sono uniti 2 splendidi concittadini, (io preferirei chiamarli membri della tribù) sono sicuro che altri prima o poi si uniranno, e con il loro aiuto faremo qualcosa di bello per la mia nuova tribù.
  • Ora nuove sfide mi aspettano, è la prima volta che mi trovo a gestire una città, ma lo farò con la promessa che il mio impegno per ciò che sarò in grado di fare sarà massimo, e propenso tutto a soddisfare i bisogni di tutti i membri che a questa tribù ha e avrà. Lavorerò sodo per raggiungere un solo grandioso obbiettivo, non far mancare nulla a chi sarà con me e essere un leader giusto, rettò e impeccabile moralmente.
  • Con la speranza di realizzarlo, questo mio ambizioso obbiettivo, amico diario, ti rimando alle prossime cronache della nuova città Tribù Casa Di Pietra, e degli alleati di Osteria, che potranno considerare questa città una vera e propria gemella e fratelli e compagni i suoi cittadini.
  • Intanto la mia nuova Tribù, s'è già arricchita con 2 interessanti cittadini, alemarga, un colono del nuovo mondo proveniente dalle terre Italiane, che come ho avuto modo di apprendere sono ricchissime di cultura, storia e arte, da lui spero di apprendere molto riguardo la storia del loro mondo europeo e delle differenze tra i vari regni che lo popolano. Miss Liberty è una ragazza francese, viene da quella che è definita la più romantica città d'Europa, una terra che ha oltre il continente ormai un vasto impero, dei territorri d'africa, la terra dei nostri schiavi, e dei lontani mondi d'oriente chiamati asia. Da lei sto piano piano arrendendo la lingua francese, credo si trovi bene ad osteria, è un costruttore molto abile, mi aiuta ea edificare e mi insegna continuamente nuove tecniche di costruzione, con strumenti sempre nuovi. Penso che questa tribù con i suoi cittadini sarà destinata a lasciare un segno, e non sarà solo una rapida meteora.
  • Come dicono gli europei chi vivrà vedrà, e di ogni vicenda e, mia/nostra esperienza, su questo diario se ne troverà per sempre memoria.
 
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DeletedUser14976

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Addì 19/11/18

Caro diario, sono ormai nove giorni che è nata la Tribù Casa Di Pietra, ho iniziato a lavorare di gran lena per fondare questa mia piccola tribù, partito in solitaria, lavorando senza sosta e con idea precisa di ciò che voglio realizzare,, siamo già arrivati a 9 abitanti, non posso lamentarmi di come procede il lavoro per l'edificazione di questa mia nuova tribù.
Tutto nasce da una mia riflessione, per noi popoli autoctoni, che sempre abbiamo vissuto in armonia con la natura, per noi che avidità era una parola priva di significato e sconosciuta, l'impatto con la comunità europea è stato un trauma profondo, la gran parte della mia gente non ha mai superato è per questo destinata, se va bene a una vita magra, ed emarginata.
Una mentalità che ormai posso affermare di ben conoscere e per la quale al meglio il mio senso d'adattamento m'ha ingegnato ad apprendere ed imitare, tutta dedita e propensa solo allo sfruttamento, della natura, del prossimo, di ogni risorsa che si possa con i dollari acquisire, non potrà che portare ad una società fortemente distopica, e nel mio piccolo tutto questo lo voglio evitare. Con questo obbiettivo primario ho fondato la mia piccola tribù. Nella speranza che la tribù non sia altro che una grande famiglia allargata, dove i bisogni di ogni singolo vengano dal gruppo soddisfatti, e per i quali ogni membro sia chiamato al sacrifico per il gruppo, consapevole che mai sarà lasciato solo. Questo è lo spirito con cui nasce la tribù, e che questo sia il principio guida di ogni suo membro. Il sapore familiare, le riunioni intorno ad un falò acceso, le serie discussioni delle difficoltà e dei bisogni di ogni singolo componente della società, non sono inutili perdite di tempo, ma sono la bandiera e il vessillo di questa mia tribù, e l'empatia la sua più alta morale.
Ho unito la Tribù, alla alleanza della città di cui facevo parte, una alleanza di gente Malridotta, malridotta non tanto per incapacità, inedia o pigrizia nel evolvere verso la massima aspirazione di questo mondo, che si può descrivere nei valori fondanti di questa nuova società, ricchezza, successo, potere. Malridotta forse per quel che riguarda le massime aspirazioni della società d'occidentale, d'accordo, ma questa alleanza che comprende molti elementi dal cuore generoso, che dell' empatia fanno fiera bandiera, si stanno lavorando lottando contro tutto e tutti, per una società differente, stanno lavorando per un mondo utopico ed idilliaco, e se tutto il mondo ci remerà contro il nostro sogno di un ideale mondo, continuerà, superando ostacolo dopo ostacolo.
Se per una idea si vive, nulla potrà rendere vuota una esistenza anche se il tempo la renderà breve. Un sogno non relegato all' ego di se stessi è l'aspirazione più profonda e grande che l'umano possa concepire. Sentirsi parte del tutto, il bisogno di chi mi sta accanto è il mio medesimo, se come dicevano i nostri sciamani antichi, la divisione è solamente una parte fondamentale per vivere questa vita materiale che è pura illusione, tutto è specchio, ogni singola individualità umana, animale e vegetale, non è che un singolo riflesso, di Manitù che in se stesso ci farà fare presto esperienza del TUTTO.
Continuando a lavorare per il mio sogno, caro diario conto di tornare ad aggiornarti presto.
 

DeletedUser14977

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"Terminato il pasto m'appresto a passare la notte nella tenda di Sorriso Di Luna, per la gioia mia e della mia amata, che questa notte la sua schiusa e delicata rosa, profumata di rugiada mi regala."


sembra un romanzo di Liala
 

DeletedUser14976

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Mai letto nulla della Odescalchi, ma. Poiché Liala è stata protetta e amante del vate D'Annunzio e del Vaate ho letto parecchio, può essere che io possa aver tratto ispirazione. D altronde, Gabriele era noto per le sue tante amanti e per i suoi amanti, tra questi il famoso danzatore nudo Alberto Spadolini. Che fu poi l amante della compagna di D Ali.
 

DeletedUser14976

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Addì 234/11/18
Ed eccomi nuovamente a raccontarti, amico diario. La tribù edificata in stile città occidentale, sta crescendo bene, nuovi membri si sono uniti in questi ultimi giorni, ho grande stima in 2 costruttori, manyshucu e una signorina libera, che stanno mostrandosi validissimi aiuti per migliorare le costruzioni della città.
Con loro il rapporto è di amicizia stretta e profonda. I rapporti con l'alleanza sono decisamente buoni, in particolare il mio profondo legame di amicizia e stima verso tutti i cittadini di Osteria.
Con la signorina libera, è nata una profonda amicizia, viene da una zona del continente europeo differente di quella della maggior parte di questi coloni avventurieri, e non parla la lingua che ormai conosco così bene, ma nonostante non parliamo lo stesso idioma,
l'empatia d'una profonda e sincera amicizia supera ogni linguistica barriera.
Continuo ad avventurarmi spesso nel' territorio della cittadina di Tombstone, per prendere parte alle avventurose risse quotidiane che li avvengono costantemente, lo faccio sia per mettere alla prova le mie capacità di apprendimento strategico, sia perché attratto dai premi che di tanto in tanto si vincono.
Ed è proprio a Tombsotone che questo volatile algonchino di tanto in tanto subisce degli episodi di intolleranza. Nonostante con la gran parte delle persone con cui gioca queste particolari sfide di tattica, coraggio e tecnica di combattimento, c'è un cordiale rapporto, fatto di tolleranza, scherzi e civile dialettica,
e qui che ogni tanto gira tronfio qualche strano personaggio
che ti richiama e rimarca ogni minimo errore con saccente prosopopea.
Nonostante questi rari e superbi soggetti, nulla mi toglierà il gusto di continuare a prendere parte a questi giochi strategici e a migliorarmi, poiché sta diventando stimolante anche l'impegnarsi a comprendere strategie che noi indigeni mai avremmo considerato.
Ed ora, prima che ritorno ad assaporare il calore d'un camino acceso, del familiare soffice tocco d'un materasso, il profumo di pulite lenzuola del letto, l'atmosfera lieta delle quattro mura della mia nuova casa, l'odore e il fumo dolce d'un pasto da preparare caldo in cucina,
, lascio il cavallo libero al pascolo, e mentre m'appresto ad osservare il cangiante gioco di colore, provocato dalla luce di questo sole che dietro le dune sta andando a morire, apro le tue pagine caro diario, tentando di raffinare le parole per descriverti in maniera vivida ogni mia più profonda emozione, dalla pietas avvertita nell' osservare gli occhi d'un condannato che muore, alla meraviglia delle scoperte nei racconti sugli stili di vita di quelle lontane terre al di la del grande orientale mare chiamato Atlantico Oceano.,
 
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DeletedUser14976

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Addì 28/11
Caro diario, dopo la nascita della tribù, ho lavorato molto duramente e, su consiglio di Lilly ho fondato il forte. So che non durerà molto, le altre città della alleanza
non hanno intenzione di condividerlo, sapendo che questo ci esporrà ai cruenti assalti delle città di Indiana ally. Pur sapendo che presto ci sarà aspra battaglia e che il forte verrà perso a breve, noi alacremente ci lavoreremo su, finché questo resterà anche poco nelle mani della tribù, darà alla nostra cittadina prestigio e rimarrà punto strategico fondamentale. Dopo intere giornate passate senza posa ad edificare il forte ed ampliare la città, mi godo una breve sosta al saloon. Chiedo ad Henry non la solita birra, lavorando giorno e notte in questo inizio inverno, nelle mie ossa s' è incuneato crudo il freddo. Faccio incetta delle bevande più calde che Henry riesce a tirar fuori dal bancone e dopo essere tornato dalla cucina del locale avendole riscaldate, mi avvio verso il tavolo occupato dall' amico Waupiee. Mi racconta della carestia che sta attanagliando il suo popolo, del rischio di morte d' inedia per i bimbi e gli anziani del suo popolo. Senza perder tempo mi propongo d' esser d'aiuto. Viaggero' a sud verso il suo villaggio con l' intenzione di insegnare loro l'arte dell' agricoltura. Da quando il bisonte gli europei han quasi estinto, per il mio popolo le scelte son rimaste solo due, o sparire dalla storia o adattarsi a questo nuovo mondo, assorbendone usi e costumi fino in fondo. Nulla più rimane dell'animale che a noi dava la vita, fornendoci nutrimento, riparo da freddo, materiale da costruzione d'utensili d'uso quotidiano grazie alle ossa.
Prima di affrontare questa mia nuova impresa, passo a far visita al villaggio indiano qui vicino. La lunga assenza dagli occhi, da cuore, dal corpo caldo della mia amata Sorriso Di Luna, si fa sentire appieno, cavalcò veloce con la grande speranza d'abbracciarla presto,che invade il mio cuore. Arrivato al villaggio indiano metto al corrente Aquila Eterna del villaggio indiano più a sud affamato e del mio progetto. Lui d'accordo con me mi dice, che la cosa migliore sia che dallo sciamano l'impresa mi faccia propiziare. Raggiungo veloce Re Delle Lucertole per spiegargli sommariamente il mio progetto, lui risponde che benché gli spiriti non siano amanti dell'infrangersi delle tradizioni antiche in un caso così estremo mi verranno in soccorso e aiuto. Ci accordiamo per il rituale in tarda serata, e allontanandomi, veloce raggiungo la tenda della mia amata. Ho intensione di trascorrere il resto della giornata avvinghiato al corpo di Sorriso Di Luna. Al chiarore di luna mi avvio verso il luogo dove due falò ardono rischiarando il buio della sera. Il rituale sta per iniziare, s'alzano lentamente, salendo sempre più in volume, ipnotici ritmi di tamburi, Scalciano ritmici i danzatori in movimenti sinuosi. Io mi ritrovo guidato da Re Delle Lucertole a salmodiare strane litanie. Il mio ultimo ricordo è il rosso bagliore e lo
Screpitio del ceppo consumato dal fuoco del falò acceso. Mi risveglio al mattino abbracciato a Sorriso Di Luna, e sapendo che presto sarò nuovamente via ci godiamo l'intera mattina a dare ristoro a un cuore ormai abituato a lunghe settimane di sofferenza per la nostra lunga, reciproca assenza. Assicuratomi dell' esito positivo del rituale, ringrazio prontamente Re Delle Lucertole, lascio con un abbraccio fraterno Aquila Eterna, monto il mio nero stallone e verso sud inizio a cavalcare incontro a queste mie imprese, aspettando sempre nuove avventure.
 
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DeletedUser14990

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Me ne ero persi un po' ma adesso avendo tempo o recuperato!
Grande corvo...belle le tue storie!
Buon proseguimento! E in bocca al lupo col forte!
 

DeletedUser14976

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Quante lune ho visto nascere e morire, infinite ne ho contate tra i miei lunghi viaggi , partenze, ritorni, fiammate e sete inesauribile di avventure .L'indiano è ora in città tornato, per dare una ultima occhiata ad una civiltà cadente e dall'oro dominata. Catapultato in questo lago di fuoco della vita che costantemente sogni, voglie di conoscenza ed emozioni potenti accende, ho vissuto fragorose, estenuanti battaglie, accompagnato dal rumore di tamburi incessante che, battendo al ritmo del cuore scacciano per quell'attimo, in gola il terrore d'una morte atroce, ed ho provato tutta l'emozione che pietà e compassione sanno suscitare nel trovare a terra un nemico senza più in corpo l'alito della vita. traversando in volo il confine sottile tra l'odio e l'amore ho giurato che mai più avrei combattuto e mai rinascerò polvere da sparo. Sono nato convinto che il mondo fosse dal grande spirito dominato, con la schiera di spiriti che con noi agiscono e sono in costante simbiosi, ma ho conosciuto anche un atro Dio, credenze, stile di vita e tecnologia alla quale mi sono più o meno velocemente adattato. Ho notato che alla fine la società che la nostra natia ha ormai del tutto soppiantato è retta solamente dall' accumulo di ricchezza tramite profitto e denaro. Non è il motivo per il quale questo corvo trovi che valga la pena sacrificare l'esistenza intera, e mentre mi trovo a ballare in periferia tra scheletri di fabbriche chiuse ormai vuote, maturo l'idea che quella ascetica, sia per questo volatile l'unica via. Abbandonando tutto e tutti, rinunciando gioie che il calore d'un corpo femminile m'ha sempre saputo regalare, punto a scoprire le gioie di uno spirito ricostruito e iniziato alle antiche tradizioni degli sciamani miei antenati. Vivere e morire, prendere o lasciare, la scelta che ogni uomo prima o poi deve fare, e mente rimpiangendo il tempo passato mi guardo allo specchio e mi ritrovo il volto dall' età ormai segnato, decido e mi accingo a percorrere questa ripida, stretta, via sterrata con il cuore e la mentre impazienti di scoprire queste nuove mete di conoscenze spirituali estreme.
Non dimenticate questo Indiano che anche se per non molto tempo nella vostra comunità ha spiccato il volo e tra gioie, sgomenti, stupore, amicizia e amore s'è con voi saputo divertire. Questo volatile vi sta dicendo addio e vi chiede di portarlo nel ricordo ringraziandoVi per tutte le emozioni che in questi mesi gli avete saputo regalare.
 

DeletedUser14973

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Ciao Corvo,
ci sei mancato ma ci mancherai ancora di più, un abbraccio forte ed un grosso in bocca al lupo per il tuo futuro.
 

DeletedUser14990

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Ciao Corvo e in bocca al lupo per tutto! Mi hai reclutato tu quindi per me sei speciale perchè mi hai dato l'opportunità di far parte di un grande gruppo!
Grazie e passa per un salutino di tanto in tanto!!
Homer
 

DeletedUser14976

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Dopo lunga, lunga assenza torno a riempire le tue pagine, fedele amico diario. Lasciata casa nell' Indiana, mi sono trasferito, con costante sete di nuove esperienze e curiosità in me mai sopite.
Sono finalmente giunto nel territorio che i cittadini di questo ormai ultra centocinquantenario nuovo Stato, chiama New Messico, uno degli ultimi territori ad essere annesso, strappato una settantina di anni fa al Messico e unito agli Stati Uniti Americani. In questa terra i miei conterranei nativi parlano la lingua jcarilla, sono ormai rimasti confinati in riserve che contano non più di un migliaio di persone.
Questo volatile nativo, nonostante decenni passati a contatto con queste genti venute da oltre oceano non finirà mai di stupirsi delle numerosissime invenzioni che vede realizzate e che sembrano rendere reali i sogni e la fantasia dei più popolari nostri sciamani. Raggiunta la capitale Santa Fè, mi sono messo alla ricerca di un lavoro e l'ho trovato. Dopo il cinematografo, dopo le prime autovetture, le navi in grado di affrontare senza vele le infinite distanze e circumnavigare il continente, anzi il mondo intero, ero convinto ne nulla fosse più realizzabile o potesse ancora stupirmi come un bambino ormai diventato adolescente e che scopre l'adrenalina e il gusto delle prime battute di caccia nella vastità delle praterie infinite.
Ormai giunti alla fine dei primi venti anni di questo 1900, quando gli Stati Uniti Americani, vengono considerati potenza mondiale secondi solo a Regno Unito, Francia e Spagna, ecco che ingegneri appartenenti a quello che era l'impero Austroungarico, nella lontana Europa, ormai smembrato e inesistente, portano nel nostro mondo i progetti del convertiplano.
Entro a lavorare in una fabbrica dove vengono prodotte le parti di questo straordinario oggetto che si leva in volo verticale e, raggiunte notevoli altezze, viaggia veloce tra le nuvole in orizzontale.
Ei io che ho sempre pensato che il cielo non fosse così alto, che il cielo fosse anche l'aria che parte dalla terra e si trova intorno ai nostri piedi.
Sto imparando a capire che tutto ciò che è fantasia viene realizzato con quella che ora si chiama tecnologia. Che nulla all' uomo è precluso. voglio una vita lunga e avventurosa solo per vedere cosa si arriverà in un futuro prossimo ad ottenere.
eppure se la vita va e viene, come un moto ondoso, se una stella, come un cane, o una balena vivono l'esistenza, senza chiedersi il perché sono la, se hanno obbiettivi da realizzare. Non resta che a noi uomini, a cui è stato donato tra i tanti, il dono della parola, della scrittura e della riflessione, gridare ad una stella che è bella , ringraziandola di illuminare il notturno cielo regalandoci un panorama mozzafiato. Elogiare una maestosa balena per farci godere la bellezza del mare, e farci stupire della sua grandezza, degli enormi schizzi nel suo tuffarsi e faci vedere l'altezza raggiunta dall'acqua eliminata dai suoi sfiati. Resta a e descrivere l'ebrezza del volo, agli uccelli non più preclusa, scrivere, meravigliarci e far provare od ogni nostro simile l'ebrezza di ogni nuova incredibile esperienza. E se anche volare, il nostro sogno più ancestrale, è stato portato a compimento con successo, nostro compito non rimane che descriverne l'emozione, vivere per provare ogni caleidoscopica emozione la la vita saprà regalare.
 
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