Chavo

DeletedUser1195

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Era un pomeriggio torrido, di inizio estate, ma già il sole rinsecchiva la gola dei minatori, e frastornava la vita dei cowboys, costretti a vivere nei campi.
Per me stare fuori casa, era assolutamente fuori discorso, soffro il sole, non lo sopporto, e il solo pensiero di non stare nelle 4 fresche mura di casa, mi faceva star male. Non sapevo cosa fare, mi annoiavo, i miei erano fuori casa, e non mi andava di passare tutto il giorno a suonare il banjo, così andai da mio nonno.
Mio nonno eraun brav'uomo, il suo volto ha ancora i segni della fatica passata: rughe scavate che sembravano fosse, la pelle rinsecchita e provata dal sole, quel sole che sembrava avvolgere perennemente la città di TeamDeltaCowboys.
Grande città, quella dove abitavo, certo un po' malridotta ma una grande città, mio nonno mi racconta sempre, che quella città era stata fondata da due uomini: Chavo e LandSlide85. Il primo, diceva, era un lavoratore, un becchino per l'esattezza, e l'altro invece era un avventuriero sempre pronto a nuove sfide.
Ma il personaggio che di sicuro mi meraviglia di più era sicuramente Chavo.
Mio nonno afferma spesso, che se tutti qui avessimo un po' del suo spirito, la città non sarebbe in queste condizioni, in rovina, depredata da banditi e abitata da dei sporchi ubriaconi. <Se Chavo fosse qui>, dice, <se Chavo fosse qui, in questo momento, tutta questa gentaglia starebbe in un posto, in un bel posto, lungo un metro e ottanta e uno e cinquanta di spessore...>
<nonno, mi hai sempre raccontato queste cose, ma non mi hai detto ancora bene chi era Chavo, ho capito che era un brav'uomo ma...>
< Chavo era un uomo tutto d'un pezzo, non temeva niente e nessuno, e quando si fissava un obiettivo, lo raggiungeva, qualunque prezzo costasse...
Io...Io ho avuto l'onore di conoscerlo personalente, eravamo anche amici, grandi amici, me lo ricordo ancora sai? Non era molto alto, un metro e 50 o forse un po' di più, aveva i capelli scuri, tra il marrone e il nero, quei capelli sempre sporchi dal sudore dalla polvere, il viso, sempre provato dalla fatica, gli occhi incavati, le labbra secche e screpolate, le guance infossate...era magro sai? era molto magro...non avevacerto il tempo di mangiare quello lì, lavorava tutto il giorno, ai primi chiarori dell'alba era già sveglio e pronto per la dura giornata nei campi, poi tornava la sera, tardi, passava dal saloon, si rinfrancava con una birra o al massimo due, e andava subito a casa, distrutto.
Era ricco sai, ma non lo dimostrava, vestiva abiti usati e logori, e non disdegnava un pranzo alla contadina, al posto di crepes flambè e altre sciocchezze varie, il suo pranzo era pane equalche cicoria lessa o con pomodori, la domenica, mangiava anche un po' di carne, ma rigorosamente di pollo o al massimo di mucca...quella di suino non gli piaceva particolarmente...e inoltre costava anche molto. Forse lo avrai capito già da te, Chavo non era un tipo dalle mani bucate, uno spendaccione, anzi, era anche un po' tirchio, ma solo con se stesso, se qualcuno gli chiedeva un prestito o magari qualche prodotto della sua campagna, non era assolutamente avaro a darlo, e ti posso assicurare, che pomodori come quelli che mangiavo da lui, non li ho ancora dimenticati, avevano un profumo così invitante, che quando io , ancora giovane, tornavo dal pulire le stalle di Butch, fuori città, sentivo l'odore della suo piatto fin da lì, e quando mi precipitavo giù, in città, lui era solito invitarmi a pranzo o a cena, se finivo tardi, per lui, ero un modo per alleviarli la solitudine...sai Chavo ha perso la moglie giovanissima, durante il suo primo parto, morirono sia lei che il figlio, e lui non si da pace per questo, e non se l'è mai data...
Poi un giorno come tanti a Marzo...lui, lui non c'era più...era andato via, aveva lasciato la casa, così...con la porta spalancancata, nessuno aveva sentito o visto niente, nessun indizio, niente di niente...e da quel giorno la città cambio, cambio radicalmente, tutti gli anziani morirono o se ne andarono uno dopo l'altro, inspiegabilmente...sembrava quasi una maledizione, tutti quelli che mantenevano il contegno qui, sparirono, il figlio di Butch, quello dove lavoravo venne eletto sindaco...e da allora...le cose sono andate sempre di male in peggio...povera città...se penso allo splendore di un tempo...>
 

DeletedUser1195

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1 CHI MI HA DATO 1 STELLA ALLA STORIA:mad:(rimedio subito)
2 nessuno mi dà consigli?
 
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come si fanno a mettere le stelle?:confused:

in valutazione, puoi scegliere quante stelle dare
Come storia è buona hai dato mistero al personaggio e hai messo in testa molte domande tipo
Che fine ha fatto chavo?
ora devi continuare con la storia cercando di rispondere alle domande... poi il empo che ci vuole per rispondere alle domande lo sai te... dipende da quanto la vuoi fare lunga la storia, e da quanta fantasia hai, io personalmente nella storia che sto componendo più vado avanti e più mi piace inventarla XD
 

DeletedUser1195

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infatti, io volevo fare qualcosa di cortissimo, poi mi sono appasionato...fra poco continuo...domani, so già come fare
 

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infatti, io volevo fare qualcosa di cortissimo, poi mi sono appasionato...fra poco continuo...domani, so già come fare

e si scrivere ti prende quando crei dei pg poi fai di tutto per farli bene... esatto crei una parte ogni tanto e va bien... nel forum della città sonoa rrivato alla sesta parte, mentre qui ho messo solo le prime 4 le altre le metterò pian piano come aggiorno sul forum cittadino :rolleyes:
 

DeletedUser1195

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Forse non l'ho detto, ma mio nonno, non è solo un buon lavoratore, mio nonno, è anche un buon nonno, quando vado da lui e mi racconte storie come queste, qppassionanti, misteriose, il tempo sembra volare...si è già fatta sera, il sole accecante si è ritirato dietro le montagne impervie, le montagne di Hernando, le chiamano..mi sono sempre chiesto perchè avessero quello strano nome, e chi fosse Hernando...mio nonno, che a quanto pare ne sa una più del diavolo, mi ha raccontato che Hernando era un conquistadores, "uno di quei pazzi che si spagnoli che si aggiravano in america nel 1500", diceva scherzosamente, "e pare, che il suo esercito si dovette fermare al cospetto delle montagne e dovette aggirarle per continuare il suo cammino"...".... "ma Hernando non era tipo da arrendersi di fronte alle avversità, un po' come Chavo, e con un gruppo di suo fedelissimi soldati, cercò di valicare i monti...invano, quando i suoi uomini, dopo settimane, arrivarono al punto di incontro stabilito, un piccolo villagio spagnolo, Hernando non c'era, ne tantomeno qualcuno della sua scorta...morirono tutti sulle montagne..Hernando, suo figlio, il suo generale Cortès nonchè suo braccio destro, e altri 100 uomuni non furono mai più ritrovati, e nessuno mai osò più valicare quelle montagne maledette"
 
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DeletedUser1195

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"Nonno, mi stupisci ogni giorno di più...ma...ma come fai a sapere tutte queste cose?"dissi "molte le ho potute toccare con mano, ho avuto una vita avventurosa sai? altre me le hanno raccontate, quella di Hernando per esempio, mi era stata detta da Chavo, molto molto tempo fa, prima di sparire, mi raccontò, inoltre, che accanto a Hernando, sepolta sotto neve e ghiaccio, avvolta dal gelo perenne, si trova la mitica spada di Hernando, un'arma, si dice, dal potere straordinario, capace di far cadere i nemici uno a uno, senza fatica...molti conoscevano questa leggenda, e molti si sono avventurati per le montagne, alla ricerca dell'arma che li avrebbe resi invincibili...nessuno di loro è mai più tornato...adesso molti credono che quelle montagne siano maledette, che lo spirito di Hernando vaghi per esse, uccidendo tutti coloro che si avvicinano al suo corpo.."
 
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