Arrivo nel West

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Poco dopo...

Il pony express raggiunse trafelato l'ufficio dello Sceriffo... -Sceriffo!...- disse ansimando il ragazzo... -una tragedia... una disfatta!...
Crail tolse il capello. - Calmati ragazzo e passami il messaggio - gli disse scrutandolo sempre con la stessa espressione.
Il giovane, stanco e spaventato, gli porse il pezzo di carta su cui erano segnate poche note.
Crail osservò il foglio macilento: "Tutti morti, ricercati in fuga"...
Allo sbattere del pugno sulla scrivania il pony sussultò... Crail lo guardò... occhi socchiusi.. gli lanciò un dollaro e gli disse: - Non farne parola con nessuno... vattene... sicuramente avrai altro da fare.
Il ragazzo si dileguò.
Crail (NDA: che non sapeva più dove diavolo mettere cappello e sigaro e decise di usare il cappello come posacenere...)... iniziò a meditare sul da farsi....
 
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Ormai non c'era tempo per pensare a quello che avevano appena fatto; presero quello che poteva essere utile dalle selle degli otto uomini dello sceriffo: un paio di Winchester, munizioni, cibo, coperte e via caricato il tutto sulle loro cavalcature si guardarono ancora una volta negli occhi. Ormai bastava quello a capirsi. Volsero di nuovo i cavalli ad ovest, la direzione da dove venivano.

Sapevano che ormai per loro il destino era segnato e volevano chiudere i conti una volta per tutte.

Forse avrebbero trovato altri che, come loro, erano stati vessati, derubati e maltrattati e si sarebbero uniti contro Crail. Forse. Più probabilmente sarebbero stati soli.

Cavalcavano da circa tre ore al piccolo trotto e in silenzio quando Lulamy, un po' titubante, chiese: "Dick... non volevo chiedertelo ma non posso più farne a meno ormai... ho visto il lampo nei tuoi occhi...e conosco quella luce... la luce di chi ama uccidere e lo fa senza riserve, senza freni... per un istante ne ho avuto paura poi, quando tutto è finito ho visto di nuovo l'uomo che conosciuto in quel bosco giorni e giorni fa... eri tornato... e un velo di tristezza copriva i tuoi occhi... io ti ho raccontato la mia storia... vuoi raccontarmi la tua?" -

Dick sapeva che quel momento sarebbe prima o poi arrivato ed era preparato ma ora, nel momento di confidarsi, provava vergogna e imbarazzo a far sapere a quella donna chi era lui veramente.
Rallentarono il passo. Il sole era ormai una palla di fuoco che stava per incendiare la prateria al suo contatto.

"Fermiamoci per la notte." - disse lui secco -
Lasciarono liberi i cavalli di pascolare dopo averli liberati dai finimenti ed averli lasciati dissetarsi al corso d'acqua che passava lì accanto. Qualche pietra per delimitare il fuoco, qualche pezzo di legna secca e dopo poco si trovarono seduti, uno di fronte all'altra. I volti illuminati dalle vive fiamme gialle. L'aria dell'imbrunire era fresca e profumata.

Dick cominciò il racconto...
 

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Dick iniziò il racconto e Lulamy non gli tolse gli occhi di dosso per un solo istante... ad ogni sua parola temeva di sentire la successiva...


Nel frattempo...

Crail uscì dall'ufficio con passo deciso, sguardo fiero, il cappello calato sugli occhi. Raggiunto il saloon, evitando le occhiate degli astanti, chiese una birra.
- Ci vai leggero Crail... devi lavorare? - chiese il vecchio Joe, seduto accanto alla finestra più pericolosa del saloon
- Stò già lavorando, Joe... - e per la prima volta a memoria del saloon... Crail scoprì i denti in un ghigno...
Joe prese il suo whisky e si spostò dalla finestra.
 
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“Avevo lasciato Allentown da soli tre mesi viaggiando verso ovest quando mi imbattei in un gruppo di balordi che vivacchiavano rapinando banche e piccoli esercizi commerciali… non avevo lavoro ormai da oltre una settimana, neppure un centesimo in tasca ed ormai ben poco cibo rimasto… la promessa di soldi facili mi abbagliò come sole a mezzogiorno e… decisi di unirmi a loro…” – Dick fece una pausa e un profondo respiro poi continuò – “... le cose sembrava andassero bene, ci sentivamo un po’ come dei “paladini”, toglievamo a chi aveva tanto da dover mettere al sicuro nelle casseforti delle banche per poi fumarci tutto in birra e divertimento nei saloon di mezzo stato arricchendo gli avventori… fin a quando non ci scappò il morto e poi… altri morti… fino a quando non diventò una guerra vera e propria… eravamo diventati una delle bande più pericolose degli stati del sud ed eravamo ricercati in oltre quattro stati… le nostre foto erano appese in migliaia di manifesti di ricerca… oramai non avevamo più una nostra vita ma eravamo costretti alla fuga ovunque perché riconosciuti da tutti.

Decidemmo di sciogliere la banda e di andare ognuno per sua strada e così facemmo ormai oltre tre anni fa. Non volli neppure un centesimo dei soldi rapinati, cambiai i connotati tagliandomi la barba e lasciando crescere i capelli come vedi... piuttosto lunghi… vagabondai un po’ e infine andai a San Diego. Mi presentai al forte dove nessuno mi conosceva e mi presero a lavorare come mandriano per un paio d’anni. Sono entrato nelle grazie del Comandante del campo, il Colonnello Grey e diventai il suo uomo di fiducia. Ho parecchie missioni di successo alle spalle al servizio della giustizia e, forse, sono riuscito a riscattarmi per gli errori commessi in quel periodo…”
“Come si chiamava la banda, se mai aveva un nome?” – chiese all’improvviso Lulamy – “Ci avevano soprannominato… “I Crugher’s”, dal nome del fondatore…”
“I Crugher’s??” – lo interruppe sbalordita Lulamy –
“Si… proprio loro…” – fece di rimando Dick –
“I Crugher’s! … ma lo sai che sono stati la banda che ha ricevuto più bandi di ricerca di tutti i tempi? Erano ricercati in oltre sei stati! Hanno compiuto oltre centocinquanta rapine in tutte le banche di mezzo mondo e tutto in soli due anni scarsi! Hanno accumulato oltre mezzo milione di dollari e non sono mai stati presi! Sono una leggenda! Uno di loro era uno degli uomini più veloci con la pistola che il West avesse mai conosciuto… un certo… Slow, mi pare…”
– a risentire quel nome Dick abbassò lo sguardo, visibilmente disturbato –
“Eri tu! Sei tu! Tu sei Slow! Le voci che correvano su di lui dicevano che era soprannominato così perché era lento, o meglio, era difficile che estraesse la pistola ma quando lo faceva era morte certa per chi gli stava davanti! Tu! Proprio tu!”
- Lulamy divenne rossa in viso e le fiamme del fuoco la illuminavano di entusiasmo ed emozione. Dick provò tenerezza e rabbia allo stesso momento. Lui non era fiero del suo passato. Aveva cercato di rimuovere ogni cosa ma, inesorabilmente, i ricordi affioravano sempre. L’odore della polvere da sparo scatenava il suo istinto di killer quasi contro la sua volontà.
“Sì, sono io ma dimenticati di quello che ti ho detto, per favore e non obbligarmi a ricordare. Mai più”
 

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(NDA2)...eheheh... acc. Slow! (...Terminator!!!!)... lo chiamavano il lento perchè non si rendevano ben conto che avesse già rimesso il revolver nella fondina!!!... pensavano dovesse ancora estrarlo! (... ma... era troppo tardi!)...

(più tardi ne riparliamo!)
 
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...hehehehe! :D

... e pensare che salvo i ragni dalle grinfie di moglie e figli che li vorrebbero spiaccicare a ciabattate e li "accompagno" gentilmente fuori casa... :eek:
 

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... ANCH'IO......!!!!! (anche perchè, dalle mie parti, si dice... "ragno, tanto guadagno..."... in verità ... ci guadagna solo il ragno - che alla fine mi pinza!!!!):)
 

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“Avevo lasciato Allentown da soli tre mesi viaggiando verso ovest quando mi imbattei in un gruppo di balordi che vivacchiavano rapinando banche e piccoli esercizi commerciali… non avevo lavoro ormai da oltre una settimana, neppure un centesimo in tasca ed ormai ben poco cibo rimasto… la promessa di soldi facili mi abbagliò come sole a mezzogiorno e… decisi di unirmi a loro…” – Dick fece una pausa e un profondo respiro poi continuò – “... le cose sembrava andassero bene, ci sentivamo un po’ come dei “paladini”, toglievamo a chi aveva tanto da dover mettere al sicuro nelle casseforti delle banche per poi fumarci tutto in birra e divertimento nei saloon di mezzo stato arricchendo gli avventori… fin a quando non ci scappò il morto e poi… altri morti… fino a quando non diventò una guerra vera e propria… eravamo diventati una delle bande più pericolose degli stati del sud ed eravamo ricercati in oltre quattro stati… le nostre foto erano appese in migliaia di manifesti di ricerca… oramai non avevamo più una nostra vita ma eravamo costretti alla fuga ovunque perché riconosciuti da tutti.

Decidemmo di sciogliere la banda e di andare ognuno per sua strada e così facemmo ormai oltre tre anni fa. Non volli neppure un centesimo dei soldi rapinati, cambiai i connotati tagliandomi la barba e lasciando crescere i capelli come vedi... piuttosto lunghi… vagabondai un po’ e infine andai a San Diego. Mi presentai al forte dove nessuno mi conosceva e mi presero a lavorare come mandriano per un paio d’anni. Sono entrato nelle grazie del Comandante del campo, il Colonnello Grey e diventai il suo uomo di fiducia. Ho parecchie missioni di successo alle spalle al servizio della giustizia e, forse, sono riuscito a riscattarmi per gli errori commessi in quel periodo…”
“Come si chiamava la banda, se mai aveva un nome?” – chiese all’improvviso Lulamy – “Ci avevano soprannominato… “I Crugher’s”, dal nome del fondatore…”
“I Crugher’s??” – lo interruppe sbalordita Lulamy –
“Si… proprio loro…” – fece di rimando Dick –
“I Crugher’s! … ma lo sai che sono stati la banda che ha ricevuto più bandi di ricerca di tutti i tempi? Erano ricercati in oltre sei stati! Hanno compiuto oltre centocinquanta rapine in tutte le banche di mezzo mondo e tutto in soli due anni scarsi! Hanno accumulato oltre mezzo milione di dollari e non sono mai stati presi! Sono una leggenda! Uno di loro era uno degli uomini più veloci con la pistola che il West avesse mai conosciuto… un certo… Slow, mi pare…”
– a risentire quel nome Dick abbassò lo sguardo, visibilmente disturbato –
“Eri tu! Sei tu! Tu sei Slow! Le voci che correvano su di lui dicevano che era soprannominato così perché era lento, o meglio, era difficile che estraesse la pistola ma quando lo faceva era morte certa per chi gli stava davanti! Tu! Proprio tu!”
- Lulamy divenne rossa in viso e le fiamme del fuoco la illuminavano di entusiasmo ed emozione. Dick provò tenerezza e rabbia allo stesso momento. Lui non era fiero del suo passato. Aveva cercato di rimuovere ogni cosa ma, inesorabilmente, i ricordi affioravano sempre. L’odore della polvere da sparo scatenava il suo istinto di killer quasi contro la sua volontà.
“Sì, sono io ma dimenticati di quello che ti ho detto, per favore e non obbligarmi a ricordare. Mai più”

Lulamy passò il resto della notte a far domande su questa o quella rapina; nonostante l'iniziale reticenza di Dick, poi le fu facile conoscere ogni minimo particolare. Per l'uomo fu come tornare indietro nel tempo è un'infinità di emozioni lo trapassarono da parte a parte: rabbia, dolore, rimorso ma anche entusiasmo e piacere e... vita! Sì,nonostante tutto si era sentito vivo e forte fino a quando il rimorso per le vite strappate alla terra lo avevano sempre più fatto sprofondare.

Spuntarono le prime luci dell'alba e i due non avevano chiuso occhio un solo istante.

"Dobbiamo ripartire!" - disse ad un certo punto Dick - "Ma mi stavi finendo di raccontare dell'assalto alla banca di Sand Creek!" - protestò Lulamy - "Finirò di raccontartelo un'altra volta... ora dobbiamo andare!" "Ma..." - tentò di protestare la ragazza - "Niente ma! Credi che il tuo, ed ora nostro, "amico" Crail se la stia dormendo pacificamente? No, dico io! Quello ha già le chiappe sulla sella e stà venendo a cercarci di persona, credi a me... e non è certo solo!"

"Hai ragione... mettiamo un po' di prateria tra noi e loro!"

Il campo fu smontato in pochi minuti, i cavalli sellati e i segni della loro sosta cancellati meglio che potevano. Si rimisero in sella e continuarono a puntare verso il Messico certi che quella fosse la loro unica speranza di sfuggire a Crail ed hai suoi uomini. Se solo avessero saputo quanto si stavano sbagliando...
 
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Nel frattempo...

Crail, quella notte, si fece una sonora bevuta...
Già pregustastava la cattura dei due... aveva riso (...???), fumato i suoi famosi sigari, bevuto con chiunque avesse trovato nel saloon...
I suoi amici si tennero alla larga... conoscevano bene il suo carattere... troppa euforia era sintomo di prossima esplosione...
Col gomito che non lo reggeva più, appoggiato al bancone disse ancora...
- Versamene un altro, Sam...
Sam non osò dissentire.
Biascicando le parole, Crail si girò verso i quattro avventori ancor svegli... ed alzando il bicchiere disse: - Domani sarà fatta gustizia! (2 degli avventori uscirono velocemente dal saloon.... nda)...
Crail ebbe un attimo di esitazione (pensò di ricorrere ad un oculista... ma...)... aggiunse...
- In città... arriverà Bill Occhi di ghiaccio e con i suoi uomini prenderemo quei due piccoli marrani! (occhio alle vocali!!!! nda) ...poi finito l'ultimo sorso, uscì dal saloon e si accasciò esausto sul pagliaio di Mrs. Stevenson...

All'alba Bill Occhi di Ghiaccio arrivò in città, con i suoi uomini... nel silenzio si udirono solo gli zoccoli dei cavalli... un passo lento... unisono...
Ad un cenno di Bill, tutti si fermarono...
 
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